Per il primo anticipo stagionale del Sassuolo trasmesso sulle proprie frequenze, Sky Sport ha fatto le cose in grande, tributando ai neroverdi il giusto premio per un avvio di stagione strepitoso con un prepartita ricco di ospiti, interviste e sorprese: oltre a chiamare in studio l’ex tecnico neroverde Andrea Mandorlini, spettatore interessato della gara in qualità di allenatore del lanciatissimo Verona (con uno scambio di complimenti in diretta a Fulvio Pea, che nelle giovanili del Ravenna allenò i suoi due figli), una troupe televisiva si è recata alla Mapei per intervistare Giorgio Squinzi. In un videoclip a tinte neroverdi e rossonere, per richiamare anche la fede milanista del patron a due giorni dal derby, Squinzi ha raccontato il sogno, più volte manifestato, da raggiungere con il suo Sassuolo: la serie A: «Il mio desiderio è sempre stato quello di arrivare a sfidare l’Inter e batterla». E quando il cronista gli ricorda che, appena raggiunta la B, si sbilanciò dicendo “sogno la Champions e l’acquisto di Kakà”, Squinzi prova a scherzarci su, ma neanche troppo: «Mapei è leader nel proprio settore e, se il Sassuolo dovesse rispecchiare i valori dell’azienda, meriterebbe Messi, Ronaldo o Ibrahimovic. Quella di Kakà era una boutade, ma se andassimo in A qualcosa di importante lo faremmo di sicuro». Squinzi si coccola Pea, ricordando la felice intuizione del compianto professor Sassi, elogia il Sassuolo e Sansone e svela pure il suo più grande rimpianto: «Aver lasciato andare Allegri al Cagliari. Avrei dovuto fare di più per tenerlo: a quest’ora saremmo già in A».