"La serie B è laboratorio di talenti, ve ne ho parlato anche qualche editoriale fa, magari servono proprio questi turni infrasettimanali per rendersene conto meglio e metterli in una vetrina più osservata. Io personalmente ho seguito Padova-Livorno e credo che il calcio italiano sia davvero in buone mani: Bardi e Perin, i ragazzi del 92, sono infatti due portieri di sicura prospettiva, Inter (ha metà cartellino) e Genoa lo sanno già, Prandelli (o chi per lui, un domani) se ne accorgerà presto. Il terzo è Leali, l'altro predestinato coi guanti, l'unico davvero sul mercato perché il Brescia ha bisogno di capitalizzare. Lo vuole la Juve, lo ha trattato il Napoli, ci pensa Guardiola per il Barcellona mentre Spalletti ha mandato un suo osservatore a Grosseto per vederlo una decina di giorni fa, aggiungiamo quindi anche lo Zenit alla lista dei pretendenti. Ho poi visto in tv tutti gli altri gol della B, sono rimasto stupito dalla crescita dirompente di Boakye, quello che Pea (il suo allenatore) ha paragonato a un piccolo Eto'o, quello che il Genoa ha mandato a Sassuolo per fargli prendere la patente di giocatore vero. Talenti e panchine, la B regala sempre emozioni. Sono sincero, sono felice per Gianluca Atzori: avrà commesso anche degli errori in questi primi mesi di Samp, ma non dev'essere stato facile allenare nei due giorni che hanno preceduto il Crotone. La contestazione dei tifosi, la fiducia a tempo della società, la squadra che non reagiva. L'ha fatto al momento giusto, lui poi ci ha messo del suo escludendo persino Palombo, la panchina adesso non si tocca, almeno fino a nuovi scossoni. Il ds Sensibile l'ha difeso come (e più) che ha potuto, aveva deciso di tenerlo indipendentemente dal risultato, sarebbe stata decisiva la prestazione, la risposta sul campo di un gruppo senza molta personalità. Hanno vinto i giovani (Obiang, Soriano, Foti), è il segreto di questo pazzo campionato"
Di Marzio su Tmw