residente De Laurentiis lo aveva detto, aveva chiesto ai napoletani fiducia e di non lasciarsi trascinare nel vortice delle voci create ad arte da una certa stampa che dal caos, dal panico, trova maggiore forza, maggiori copie vendute, maggiori contatti. Ecco che allora proprio il nostro portale, qualche tempo fa, si è fatto carico di sondare il terreno riguardo la fiducia nei confronti dell'attuale società e ben l'88% del campione preso in esame si è fatto, a sua volta, portatore di assoluta fiducia nel lavoro dello stesso De Laurentiis, di Bigon e Mazzarri. E chissà che, respirando quest'aria di fiducia intorno a se', la società non abbia ritenuto arrivato il momento di rispettare le promesse, di farlo con i fatti. Ecco allora che il numero 1 azzurro avrebbe pensato ad un nome su tutti, ad un regalo su tutti per quell'88% e perchè no anche e forse soprattutto per quel restante 12, per convincerlo, qualora i fatti, che hanno portato il Napoli in 7 anni dalla serie C alla Champions, non fossero bastati. Un regalo che ha nome e cognome, un regalo che si chiama Javier Pastore.
Non è facile, partiamo subito da questo concetto. Non è facile trattare con Zamparini, non tanto per i rapporti, comunque positivi, con il presidente rosanero, quanto per l'affare Cavani, che l'anno scorso ha visto pendere l'ago della bilancia senza dubbio dalla parte di chi, per soli 18 mln di euro, ha fatto un autentico affare, assicurandosi quello che è oggi uno degli attaccanti più forti al mondo. Zamparini, dicevamo, non ha problemi a cedere Pastore al Napoli, ma per farlo vuole tanto, forse anche qualcosa che possa andare a curare la ferita aperta dalla cessione del bomber di Salto. Non è facile, dicevamo, ma De Laurentiis vuole provarci, vuole presentarsi alla prossima stagione in Champions con un colpo di quelli che facciano tremare il mercato e i polsi.
Ed allora ecco le cifre: 25 mln di euro subito e 15 in una seconda tornata un anno dopo, un ingaggio di 2 mln di euro per 5 stagioni, nelle quali el Flaco si legherebbe al club azzurro, in barba alle sirene inglesi, soprattutto quelle del Chelsea, che sembra molto interessato al talento argentino, il quale però sembrerebbe più attratto dall'idea di giocare dove sarebbe sicuramente titolare e protagonista. Non vuole, insomma, bruciarsi nell'anno della sua consacrazione. Ecco allora che Napoli sarebbe la piazza perfetta, una piazza assetata di giocatori talentuosi, innamorata degli argentini, pronta per il definitivo salto di qualità, per tornare, dopo più di 20 anni, nel calcio che conta.
La palla è in gioco, difficile definire i tempi di una trattativa del genere, forse ancora di più quelli di una sua realizzazione, nel mercato vale sempre tutto ed il contrario di tutto, ma qualcosa c'è, qualcosa bolle in pentola, qualcosa di importante. Qualcosa per cui vale senza dubbio la pena aspettare
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