A pochi giorni dalla fine del mercato, per la precisione meno 9 al gong, il Napoli ha messo a segno solo il colpo Jorginho nonostante l'evidenza di una rosa che negli ultimi mesi ha palesato carenze tra difesa e centrocampo. I tifosi azzurri non nascondono qualche preoccupazione. Per analizzare il momento del club tra presente e futuro sia sul versante tecnico che finanziario, la nostra redazione ha contattato il noto giornalista partenopeo Marco Bellinazzo, esperto di Economia che, sulle pagine de "Il Sole 24 Ore" e su Radio 24, regala approfondimenti ai suoi lettori grazie ai quali si riesce a digerire meglio le non semplicissime dinamiche che orientano i risultati sportivi delle squadre del cuore.
Con il tuo consueto approfondimento sul Sole 24 ore, hai rivelato che il Napoli potrebbe cambiare sponsor tecnico nei prossimi anni.
"Il contratto del Napoli con la Macron scade nel 2015.
Chiaramente una “piazza” come quella napoletana fa gola ai due big players delle sponsorizzazioni tecniche che, mi risulta, dallo scorso autunno stanno valutando attentamente il dossier Napoli. L'Adidas di solito sceglie un grande club da sponsorizzare per ogni paese. Il Chelsea in Inghilterra, il Real Madrid in Spagna, il Milan in Italia e il Bayern Monaco in Germania, club nel quale addirittura detiene il 10% della proprietà. Il tutto per assicurarsi, più o meno, i migliori campioni in circolazione. Tuttavia qualcosa è cambiato nelle strategie del colosso tedesco e, in Italia, oltre al Milan hanno deciso di provare a prendere la gestione dello sponsor tecnico di altri club. E ci sono riusciti visto che, dal 2015 in poi, la Juventus avrà proprio Adidas al posto di Nike, multinazionale il cui contratto andrà in scadenza nella prossima stagione. Si parla di cifre importanti, dai 25 ai 30 milioni a stagione tra parte fissa e royalties. Ecco perchè la Nike, ovviamente interessata al mercato italiano, sta studiando il da farsi, oltre alla Roma, che avrà proprio lo sponsor tecnico Nike dall’anno prossimo, e al momento è priva di sponsor dopo la rescissione con Kappa. C'è anche un retroscena che riguarda l'Inter: Moratti e Thohir hanno avuto uno scontro proprio perchè prima del passaggio di consegne, il patron milanese del Triplete ha rinnovato con Nike sulla base di condizioni, (circa 15 milioni a stagione) che l'indonesiano ha ritenuto svantaggiose o comunque non adeguate al potenziale del club. E così arrivo al Napoli. Nike sa benissimo che la forza del sodalizio partenopeo sul versante vendite è notevole. A conferma di ciò quanto è trapelato da Amazon, il portale e-commerce che ha evidenziato un dato importantissimo: il Napoli è il club straniero che in Inghilterra vende di più. Va detto, infatti, che i tifosi del club azzurro sono sparsi in tutto il mondo e non si può considerare solo il bacino d'utenza naturale, ma anche quello degli emigranti. E questo Nike lo sa bene. E' presto per parlarne, ma la Nike e il Napoli sicuramente valuteranno la possibilità di un progetto insieme. Non sarà comunque semplice trovare un accordo visto che parliamo di una multinazionale, la Nike, che offre contratti rigidi seppur molto remunerativi, mentre De Laurentiis pretende una certa flessibilità e compartecipazione nelle strategie e nelle scelte, come è successo nel caso della maglia mimetica. Operazione che non so se alla Nike sarebbe piaciuta. Staremo a vedere".
"L'82% del fatturato della Filmauro deriva dalla gestione calcistica della Ssc Napoli". Dopo il tuo tweet si è insinuato tra i tifosi del Napoli un vociare incontrollato a rischio equivoco. Puoi spiegarci cosa vuol dire usando esempi semplici e alla portata di tutti?
"Immagino che ad una prima lettura si possa travisare, soprattutto per chi non mastica questioni economiche e contabili. La Filmauro Srl è la società che controlla la Ssc Napoli e altre 4 o 5 società che operano nel mondo dello spettacolo. Mettendo insieme ricavi e costi in quello che è il bilancio consolidato, vengono fuori dati precisi sul “peso” che hanno le singole società all’interno del Gruppo. E nel dettaglio il bilancio consolidato del Gruppo Filmauro al 30 giugno 2012 evidenza che l'82% dei ricavi totali arrivano dalla Ssc Napoli e che, allo stesso tempo, alla Sscn sono riconducibili circa il 60% dei costi. Prima facie verrebbe da dire: che fine fa quel 22%? Vengono spesi per il cinema? In realtà quel 22% è un effetto contabile, non strettamente matematico. Per rispondere alla domanda vera, ovvero sia se De Laurentiis spende i soldi del Napoli per il cinema, basta andare a verificare i bilanci della Ssc Napoli..."
E dunque?
"Riprendendo quanto ho scritto sul mio blog “Calcio & business” del Sole24ore.com, parliamo di otto bilanci in utile consecutivi, con quello che si chiuderà al termine di questa stagione, e profitti che si attestano al 30 giugno 2013 sui 50 milioni di euro".
Piccola interruzione: sono i 50 milioni di cui ha parlato De Laurentiis per il mercato di gennaio?
"Penso proprio di sì, sono le riserve abilmente create per dare forza al club, ma proprio per questo mi stupisco di come le operazioni per rinforzare la rosa non siano ancora decollate dopo la beffa Gonalons. Tutti immaginavamo l'arrivo di almeno due calciatori tra difesa e mediana. In ogni caso c'è ancora qualche giorno, aspettiamo".
Tornando al discorso "Cinema-Calcio, intrecci possibili"...
"Lo stato di salute economico e finanziario del Napoli non può vantarlo nessun altro club in Italia e pochi altri in Europa. In questi dieci anni di era De Laurentiis il fatturato del Napoli è cresciuto in maniera esponenziale ed il “peso” del club nella galassia Filmauro è aumentato via via, diventando l’asset di gran lunga più importante. Al di là dei numeri dettagliati che ho indicato ieri tra Filmauro e Ssc Napoli, e per rispondere alla fatidica domanda, va sottolineato che la Filmauro si finazia in altro modo, non attingendo risorse dal Napoli. Dal 2007 al 2013, infatti, il Napoli ha prodotto 49,4 miloni di utili (nel dettaglio: 1,4 milioni nel 2007, 14,7 nel 2008, 10 nel 2009, 0,3 nel 2011, 14,7 nel 2012, nel 2013). Nel bilancio al 30 giugno 2013 il patrimonio netto risulta pari a 52 milioni, frutto di 43,4 milioni di riserve e di 8 milioni di utili del 2013 che sono stati a loro volta destinati a riserva (cui si aggiungono capitale sociale e riserve legali per 0,6 milioni). Non c’è traccia dunque di trasferimenti o dividendi dalla Ssc Napoli verso la controllante Filmauro. Gli utili realizzati sono rimasti nella disponibilità del club".
E allora perchè il Napoli fa fatica a prendere calciatori?
"Questo non lo so. Guardo a quel che accade in altre società come Roma e Fiorentina, nelle quali Sabatini e Pradè vanno all'assalto del mercato con piena autonomia gestionale e spesso sono molto rapidi nella finalizzazione degli affari. Forse nel Napoli non c'è una precisa linea di demarcazione dei ruoli, con relativa attribuzione di responsabilità nel bene e nel male. A volte ho l’impressione che dirigenza e presidenza tendano a sovrapporsi".
Anche la contrattualistica complessa ha il suo peso...
"Certo, è evidente anche questo oltre al solito 'problema' dei diritti di immagine. Un discorso a due facce, ovvero, i contratti dettagliati portano potenzialmente e nei fatti ad una gestione virtuosa, ma arrivare ai campioni in tempi rapidi non è semplice visto che taluni calciatori preferiscono rapporti lavorativi più snelli e possibilmente vantaggiosi".