Ha bagnato il suo esordio assoluto in Serie A con la maglia del Napoli la scorsa settimana. Merito di Benitez se Josip Radosevic ha finalmente fatto parte della prima squadra in una gara ufficiale. La redazione di Calcionapoli24 ha intervistato, in esclusiva, l’agente del calciatore, Giuseppe Bofisè, per chiedergli della mancata convocazione in vista di Chievo e di altri retroscena sul ragazzo.
Come mai non è stato convocato per la trasferta di Chievo?
“Perché è rientrato Dzemaili dalla squalifica e anziché non farlo giocare è stato mandato in Primavera per non fargli perdere il ritmo partita. Benitez sa già, orientativamente, i cambi che farà durante la gara e ha preferito non portarlo inutilmente in panchina”.
Sarà lui il quarto mediano del Napoli di quest’anno? E se arriverà un altro centrocampista cosa farete?
“Benitez lo stima tantissimo, gli parla tanto in ogni allenamento. Josip si confronta molto anche con Fabio Pecchia e ogni seduta per lui dura di più vista la sua voglia di apprendere. La ‘non’ convocazione non è una bocciatura, anzi, è a vantaggio del ragazzo che potrà continuare a mettersi in mostra con la Primavera”.
Come mai non è andato in prestito a giocare come hanno fatto in tanti quest’anno?
“Da quando è andato in ritiro ha fatto bene e non abbiamo preso in considerazione altre richieste. Qualche club di A e B si è fatto vivo, ma il ragazzo voleva Napoli da subito e il feeling con Benitez è nato il primo giorno”.
Perché Mazzarri non l’ha mai schierato l’anno scorso?
“Era un periodo diverso, il Napoli lottava per lo scudetto o la Champions e Mazzarri lavorava con 13 giocatori. C’erano delle gerarchie che non ha mai voluto cambiare. Il ragazzo veniva da una cultura diversa. Mazzarri gli è stato utile perché da lui ha appreso molto a livello tattico”.
Con chi ha legato particolarmente del gruppo azzurro?
“Ha legato con tutti, è il più giovane del gruppo ed è stato accolto in maniera incredibile. E’ diventato amico di Insigne e Pandev perché il macedone parla la sua lingua. Cannavaro e Hamsik lo tengono molto in considerazione all’interno dello spogliatoio, ormai è parte integrante del gruppo”.
Esordio in Serie A. Come l’ha presa?
“Era contentissimo, è stata una sorpresa, non se l’aspettava. Combinazione ha voluto che in tribuna ci fossero anche i suoi genitori che erano arrivati da Spalato. Esordio migliore non poteva esserci”.