A Radio Crc, nella trasmissione “Si gonfia la rete”, è intervenuto il dottor Angelo Cavallo, consulente di Alfonso De Nicola, medico sociale del Napoli: "Perché Behrami vuole operarsi? È una domanda da 1 milione di dollari. Il dottor De Nicola ha le idee molto chiare, così come quelle del collega Mariani. Behrami ha fatto tutte le indagini del caso, entrambi i medici hanno visitato il paziente e la diagnosi è la medesima. Il trattamento è strettamente correlato alla diagnosi. Behrami ha giocato col Cagliari e questo dimostra che il ragazzo ha quindi tranquillamente effettuato allenamenti e partita. Poi è chiaro che i calciatori si affidano a specialisti e quando uno di questi ha un’opinione diversa, il giocatore si trova in difficoltà psicologica nell’individuazione della terapia migliore. Conosco De Nicola e Mariani e devo dire che la loro professionalità la dimostrano quotidianamente. Mettere in dubbio la loro professionalità è una cosa che non esiste. Che ci siano divergenze sul trattamento può farci.
Ma su un trauma contusivo come la distrazione di Behrami, di sicuro c’è poco da discutere e tipologie di interventi da effettuare sono estremamente sperimentali. Non so come si possa rischiare di effettuare interventi chirurgici in un giocatore che ha un certo valore. La necessità di un’ulteriore consulenza è un’azione discutibile. Poi è chiaro che le conseguenze se le prende tutte il paziente che in questo caso è Valon Behrami. Un intervento chirurgico può essere fatto, ma in secondo momento. Conviene sempre provare con un trattamento conservativo, tanto più quando si tratta di un trauma contusivo. Pensare di fare un intervento senza sapere nemmeno che tipo di intervento fare, mi lascia spiazzato. L’osso non è rotto per cui senza una corretta diagnosi non è possibile adottare una giusta terapia e sperimentazioni in medicina non vanno fatti. Il calciatore ha deciso di affidarsi allo specialista che ritiene essere quello più competente”.