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Off-topic => Multimedia => Cineforum => Topic aperto da: pappasouth - 21 Marzo, 2010, 14:06:26 pm
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(http://www.attentamente.com/immagini/180002854049ac0d5230a92.jpg)
« Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all'altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: "Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene." Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio. »
Bellissimo film sulle banlieu francesi, la violenza della vita di periferia, i problemi di integrazione dell'immigrazione coloniale nella Francia dei nostri giorni e i rapporti con la polizia disumana con degli esseri umani. Un Vincent Cassel giovanissimo e bravissimo nel ruolo di uno dei tre protagonisti, 3 ragazzi disagiati ognuno con il suo sogno più o meno nobile, con un finale impietoso. Il regista Kassovitz, secondo me, dopo questo filmone s'è pers pa via e non ha saputo sfruttare le occasioni avute a livello internazionale (Gothika è merda sciolta, diamine).
voto: alto :P
la sinossi presa da wikipedia, non è spoilerosa:
Il film narra le vicende di tre ragazzi delle banlieue di Parigi, a Les Muguets, il giorno e la notte seguente la guerriglia urbana con la polizia scatenatasi a causa del pestaggio durante un interrogatorio subito da Abdel Ichah, 16 anni, un ragazzo del quartiere, ora in coma. Gli scontri vengono mostrati all'inizio del film con immagini documentaristiche di archivio reali.
Vinz (Vincent Cassel), ebreo, è pieno di rabbia. Vede se stesso come un teppista che merita rispetto, che crede debba essere conquistato con la violenza. Hubert (Hubert Koundé) è un pugile nero che cerca di vivere con tranquillità il ghetto, odiando ciò che vede intorno a se, acuito dalla devastazione durante gli scontri notturni della palestra che gestiva. Saà¯d (Saà¯d Taghmaoui), magrebino, ha un fratello maggiore, malavitoso da tutti temuto e rispettato; cerca di cavarsela restando a metà strada tra la responsabilità e la violenza del ghetto.
Durante gli scontri, un agente perde la pistola; la trova Vincent, che giura di uccidere un poliziotto nel caso in cui Abdel muoia. Il film racconta, con precisi riferimenti cronologici, del giorno e della notte successive agli scontri.
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Quando lo vidi avevo un mal di testa da paura, a casa di una mia amica. Le chiesi un aulin, mi disse che "non credeva nelle medicine" e che "aveva le mani di sua madre". La madre mi fece pressione con i pollici sulle mie mani, mi disse di continuare da solo. Dopo mezz'ora il mal di testa era ancora da paura, e mi facevano anche male le mani. Ricordo poco del film, solo qualche scena, mi fece strano però rivedere il regista di un film così interpretare il ragazzo di Amelie...
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Quando lo vidi avevo un mal di testa da paura, a casa di una mia amica. Le chiesi un aulin, mi disse che "non credeva nelle medicine" e che "aveva le mani di sua madre". La madre mi fece pressione con i pollici sulle mie mani, mi disse di continuare da solo. Dopo mezz'ora il mal di testa era ancora da paura, e mi facevano anche male le mani. Ricordo poco del film, solo qualche scena, mi fece strano però rivedere il regista di un film così interpretare il ragazzo di Amelie...
:rofl: :rofl: :rofl: :rofl:
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Il regista Kassovitz, secondo me, dopo questo filmone s'è pers pa via e non ha saputo sfruttare le occasioni avute a livello internazionale (Gothika è merda sciolta, diamine).
Quoto :sisi:
L'odio a me piacque molto, ricordo che lo vidi a breve distanza con Clockers di Spike Lee essendo dello stesso anno, e li trovai entrambi molto simili per la dura rappresentazione nella vita da strada...
Kassovitz è una chiavica di regista comunque, dopo questo film ne ha fatti uno peggio dell'altro
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mai visto clockers, mò me lo scarico, io Spike Lee lo amo, su tutti "fa la cosa giusta" e, un gradino sotto, "he got game".
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Bellissimo film sulle banlieu francesi, la violenza della vita di periferia, i problemi di integrazione dell'immigrazione coloniale nella Francia dei nostri giorni e i rapporti con la polizia disumana con degli esseri umani. Un Vincent Cassel giovanissimo e bravissimo nel ruolo di uno dei tre protagonisti, 3 ragazzi disagiati ognuno con il suo sogno più o meno nobile, con un finale impietoso. Il regista Kassovitz, secondo me, dopo questo filmone s'è pers pa via e non ha saputo sfruttare le occasioni avute a livello internazionale (Gothika è merda sciolta, diamine).
:ok:
Mi è piaciuta molto anche l'idea del bianco e nero.
L'odio (La Haine): Grumvalski è morto di freddo (http://www.youtube.com/watch?v=feL1qnZJqQE#ws)
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è vero gabie, è un film con una bellissima fotografia, fra le altre cose...
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Da citare il chiaro omaggio a Taxi Driver in una delle primissime scene con Vincent Cassel...
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e anche di scar face, col manifesto con scritto "il mondo è vostro" con Sahid che corregge in "nostro"... l'involuzione di Kassovitz è veramente inspiegabile. :look: