Non ci sono intoccabili nella Malanapoli a caccia di prede. Affamata di lauti bottini. Quotidianamente a caccia di vittime. Anzi, forse, sono i primi nella lista. Calciatori ricchi e famosi. Stelle dai guadagni milionari. Campioni che girano in fuoriserie, che abitano nel lusso, contornati da tanti amici, chissà quanti veri.
I coniugi Hamsik, la dama di Lavezzi, la casa di Cavani. Il tridente dei miracoli colpito in poco tempo. Come tanti, troppi cittadini "qualunque" che incrociano baby gang, pregiudicati incalliti, vecchi e nuovi delinquenti pronti a razziare il razziabile. Stesse tecniche, stessa frustrazione per il maltolto.
Chi immaginava, sbagliando, che in una città meridionale dove il calcio è una religione vigesse una sorta di veto a compiere raid verso i campioni del pallone ascolti cosa ha detto il questore di Napoli, Luigi Merolla, uno che pesa le parole, quando i soliti ignoti depredarono gli appartamenti di Edinson Cavani detto el Matador: "Non esistono derubati eccellenti".