è un organizzazione internazionale che vende il suo brand attraverso un modello molto simile al franchising, ma non me lo puoi definire come fenomeno globalizzante in quanto in realtà la loro prerogativa è proprio quella di mettere in luce la natura locale. Non è un caso che la lineup sarà composta di soli napoletani, forse manco i piu rappresentativi (vabbè che ho smesso di seguire la techno da qualche anno, però avrei voluto tanto carola, vigorito, cerrone, la pisaturo ecc) di un genere che caratterizza abbastanza la scena elettronica napoletana, se mettiamo da parte la corrente house sviluppatasi negli anni '90/2000 e ormai morta e stramorta. non mi puoi dire che è un idiozia, boiler room è tanta roba, peccato che sia spesso -dicono- appannaggio di pochi che non sanno manco a cosa stanno partecipando
vabbè diego, come avrai capito, molte persone anzichè esprimere soddisfazione per veder organizzato un evento del genere in italia, danno sfoggio di simpatica ironia e commenti fuori luogo. sla sla sla
weila pisapia, vedi che non condanno l'idea bensí ció che é diventata. In ogni caso é solo buffonaggine, perché nel mondo dell'elettronica attuale, la musica o la serata é bella in proporzione all'esclusivitá di accesso all'evento... e per questo secret location, presenza solo su invito etc etc
Non sono altro che strategie di marketing per dare risalto all'evento e garantirsi cosí il sold out. L'elettronica, quella vera, fatta di sperimentazioni, di studi, di tanta teoria e di tanta pratica la selezione la fa giá da se, non é necessario il sotterfugio.
Boiler romm vende un prodotto e lo fa in questa maniera, simpatici, ma nulla di piú.