Ripeto una cosa detta poco tempo fa. Il potere contrattuale dei giocatori è individuale. E mi pare la cosa più naturale del mondo dato che le trattative non sono collettive.
Il Milan ha avuto l'occasione di prendere Flamini a parametro zero e gli ha voluto dare 4 milioni. Quando Pato (1 milione) e Borriello (3) vanno a negoziare hanno argomenti diversi da "a lui sì e a me no".
Il vostro ragionamento fila per giocatori presi insieme che hanno avuto un percorso simile. Non a caso siamo stati costretti a rinnovare, dopo Lavezzi e Hamsik, anche ad un aborto come Gargano.
La politica del tetto ingaggi è giusta, come quella di posare qualcosa in più sui cartellini piuttosto che sugli stipendi. Ma quando ti capita il Milito, l'Adriano, il Mutu o il Cassano, devi saper necessariamente fare eccezione, altrimenti il campione c'o cazz che te lo trovi in squadra prima di essere arrivato gradualmente (anni e anni) ad alzare il tetto a almeno due/tre milioni e avere una politica sui diritti d'immagine dignitosa.