Non è il discorso che corre, anzi l'anno scorso paradossalmente lo faceva di più in quella merda di centrocampo a due.

Il discorso è che quelli accanto a lui corrono, con intelligenza ed ordine. E lui, che è un regista di ritmo (ha proprio nel sangue giocare a due tocchi, lo faceva anche a Verona) diventa il cuore pulsante nella manovra. Prendo il pallone, smisto, torno tra gli interni, intercetto, smisto.

Insomma, ognuno è messo nelle condizioni di fare meglio ciò che sa fare, cosa che poi dovrebbe essere il compito base di ogni allenatore. Dovrebbe, appunto...