Tra la Fiorentina e il Napoli c'è la stessa differenza che c'è tra noi e la Juventus.
La Fiorentina è andata alla caccia di buoni calciatori a basso costo che hanno mantenuto la situazione fino ad ora, ma paga ancora i danni di Corvino (il chiattone di merda) che ha abbuffato la squadra di calciatori e sprecato un patrimonio economico.
In tutto questo è stata sfortuna con Joaquin, lo scellone tedesco e capa di bomba Rossi, mentre noi nel tempo abbiamo puntato su Lavezzi, Cavani, Hamsik, Higuain, Callejon, Mertens, Insigne, Gabbiadini e ora anche Strinic e Ghoulam.
La nostra gestione del mercato, e i colpi di fortuna avuti con i calciatori che ci hanno fruttato milioni e milioni, ci ha permesso di tracciare un solco tra noi e loro. Ci ha permesso di aumentare, grazie anche alla doppia partecipazione in Champions, monte ingaggi e stipendio dell'allenatore.
Quindi, se Montella vuole venire, deve solo dire sì, perché prenderà il triplo dello stipendio e non avrà nessuno che gli metterà le carte in mano su come giocare. Perché il Pappy non ti dice nulla, ma ti fa storie sui primi dieci della lista per ruolo che gli presenti. Però a livello di lavoro gli allenatori a Napoli hanno avuto sempre la massima libertà.
D'altra parte, anche Montella a Firenze si è avvilito malamente perché si sta arrangiando con un esercito di calciatori davvero osceni e il numero di quelli davvero forti si sta facendo magro e vecchio.
Per chiudere, dico che Montella prima o poi dovrà prendere in mano una grande squadra. I giovani allenatori predestinati che fanno il grande passo prima o poi devono rischiare. Non può restare per sempre a Firenze nella speranza che la Fiorentina risorga o che il fratello scemo dei Della Valle (non il ricchione con il foulard, l'altro) festeggi lo scudetto. Prima o poi il passo lo deve fare, e se si crea un buco lo deve riempire perché questo mondo è spietato e il treno passa una volta sola.