Altro miracolo!
C'è stato un periodo, nell'estate del 2011, in cui (Hamsik ndr) è andato molto vicino a lasciare il Napoli, quindi prima di me. Lo scrivevano tutti i giornali, ne parlavano in televisione gli esperti veri e quelli presunti del calciomercato, non era più un segreto. Lo volevano squadre importanti, il Milan e il Manchester City erano usciti allo scoperto. E' venuto da me, abbiamo valutato la situazione, senza nasconderci. E' stato un discorso da uomo a uomo, e da allenatore a giocatore, mi verrebbe da dire da amico ad amico. Mi ha fatto subito una domanda: "Mister lei rimane al Napoli?". Con poche parole (ma non con un giro di parole) mi ha fatto sentire un punto di riferimento, la lealtà e la stima nei miei confronti erano tangibili. E' stato bello sentirselo chiedere, è come se mi avesse dato una carezza. Prima di decidere il suo futuro voleva conoscere il mio. Gli ho risposto in maniera molto schietta, andando ben oltre quello che mi aveva chiesto: "Marek col Napoli abbiamo appena conquistato un posto in Champions League dopo 21 anni, un'eternità". Voleva un consiglio su cosa fare e questo mi gratifica. Il Napoli negli ultimi tempi e prima di me era abituato a finire a metà classifica, nella migliore delle ipotesi in anni recenti non era andato oltre i 50 punti e l'ottavo posto, risultato della stagione 2007/2008. "Tieni conto" ho aggiunto, "che quando sono arrivato io ho trovato una situazione di difficoltà totale con la squadra al sestultimo posto dopo sette giornate e di fatto reduce da un anno senza vittorie in trasferta. Da quel momento in avanti sono arrivati 15 risultati utili consecutivi ed il sesto posto finale. Te lo ricordi?". "Me lo ricordo mister, ho capito. Grazie per la chiacchierata". E' rimasto.