Autore Topic: Politica Italiana  (Letto 543557 volte)  Share 

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Leif Erikson

Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6400 il: 04 Ottobre, 2016, 00:46:22 am »
povero Berlusconi, uno statista condannato dal fatto di essere un imprenditore un poco bucchinariello...

Offline dostoieschi

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Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6401 il: 04 Ottobre, 2016, 00:57:30 am »
No, io non sto facendo nessuna confusione.

Gianmarco io sono decisamente preparato sull'argomento, è la mia materia, quindi non farmi la lezioncina per piacere. Grazie :ok:

Continua pure a ridicolizzare il discorso dell'inquadramento giurisprudenziale, comunque. La costituzione è carta da culo se non viene fatta vivere nella giurisprudenza, e l'enorme adattamento che ne conseguirà è qualcosa da tenere in gigantesco conto.
E la riforma del 2001, poi. Perché è una cacata ? Inserisce ad esempio il riconoscimento delle fonti di diritto internazionale come parametro integrativo della costituzione, gestisce in maniera più profonda il sistema di competenza stato/regione che fino al 2001 era stato solo complicato da Bassanini.

La legge è un limite esterno, sia essa fondamentale o ordinaria. Non c'è NULLA, e dico NULLA che possa inquadrare un sistema politico paralizzato come è stato quello italiano dal 1940.
La formuletta non esiste ed i trapianti di sistema come l'importazione di un modello tedesco sono solo destinati a fallire miseramente. Diversa la società, diverso il sistema politico.

L'abuso della decretazione d'urgenza, il compromesso eterno e via discorrendo non c'entrano un cazzo con il bicameralismo perfetto o piùchepperfetto che dir si voglia, sono una diretta emanazione di una politica litigiosa e che non può essere risolta da nessun testo, anzi più si va nello specifico peggio è. Perché lo sapete, sì, che le funzioni delle COMMISSIONI PARLAMENTARI già di fatto dovrebbero snellire il procedimento ed invece si ingarbuglia ancora di più addirittura sull'assegnazione se in c. redigente, referente o deliberante ?

Non c'è nulla che separi, sulla carta, il funzionamento inglese da quello italiano, il sistema più stabile ed efficiente del mondo dal nostro. Nulla.

O meglio, qualcosa c'è. Gli uomini.

Non mi hai capito. Nessuno ti ha accusato di essere impreparato, nessuno vuole fare lezioncine. Dico che fai confusione perché metti in mezzo punti che sviano dal merito della questione.

Politici migliori farebbero il sistema migliore? Ma certo che sì. Dimmi dove fabbricarli, io all'orizzonte vedo solo arroganza e dilentattismo.

Io sono un pragmatico. Senza pensare di avere in tasca la soluzione a tutti i problemi di un paese, intervengo dove posso. Posso migliorare un assetto costituzionale (inutilmente) farraginoso e costoso? Se sì (per la prima volta in cinquant'anni ho una finestra politica che mi permette di farlo) lo faccio. Questa riforma lo fa? Se sì la voto. Altrimenti no. E non ho ancora trovato un argomento soddisfacente che dica che no, non lo fa. Non lo ha trovato il povero Zagrebelski, dubito lo trovi su partenopeo.net, ma vado avanti perché la discussione mi appassiona.

Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6402 il: 04 Ottobre, 2016, 01:15:00 am »
Cioè? Errori di ortografia?

Questo non significa niente. E' vuota retorica senza fondamento. Parliamo della riforma costituzionale: quali sono gli articoli che aumentano i poteri dell'esecutivo?

Quando li andrai ad eleggere d'ora in poi saprai che avranno anche voce a livello nazionale.

Anche qui, vuotaggini. Dov'è che alla classe politica sarebbero garantite maggiori tutele?
Magari prima te la leggi e poi spari le tue sentenze, eh.
 :patt:

Leif Erikson

Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6403 il: 04 Ottobre, 2016, 01:21:27 am »
Ah ma è chiaro che a primo acchitto sembri una figata, in superficie. Tempi più ristretti di approvazione, separazione delle fonti in base al procedimento con maggiore specializzazione, cessazione della decretazione d'urgenza.
Come poteva essere buona pure la riforma del 2006 di Silvione, anche quella creata con simili linee guida.

Il problema è nel profondo, ed ecco perché i giuristi non riescono a farlo cogliere. Non è qualcosa che può essere riassunta in qualche punto, è così prettamente specialistica che bisognerebbe prima studiare la complessità del sistema e poi analizzare le debolezze di qualcosa che il sistema vuole riformare.
Non è un discorso elitario, è un po' come se qualcuno proponesse di modificare l'anatomia del corpo umano. Allora o conosciamo a menadito l'anatomia per sconfessare le tesi oppure risulta impossibile parare i colpi e lo slogan vince sempre.

E allora, sono tanti i punti che non mi trovano d'accordo.
Il primo è la mia ferma convinzione, come detto, che quello italiano sia un problema squisitamente politico. Dal 1945 ad oggi - togliendo proprio il periodo berlusconiano - abbiamo avuto una pluralità di partiti conflittuali tra loro, rendendo difficile il funzionamento del sistema in senso assoluto: nulla sarebbe cambiato in termini di agibilità eliminando una camera. La decretazione d'urgenza è diventata, ad esempio, strumento fondamentale per ovviare al fatto che in nessuno dei due rami del Parlamento si riuscisse a raggiungere un'intesa.
L'altro è che la costituzione, com'è adesso, non osta in nessuna maniera ad una stabilità modello Westminster, con elezione diretta del presidente del consiglio legato indissolubilmente ad una maggioranza.
Se non va così, è perché questo è un paese litigioso che ha sempre preferito la rappresentatività alla stabilità. E questo si può già ovviare agendo a livello sub-costituzionale.
Poi è vero che la costituzione italiana prevede il bicameralismo ma è molto più morbida di altre su diversi aspetti. Alle Camere è lasciato grande potere in termini organizzativi - ad esempio con la presunzione del numero legale - e la commissione deliberante servirebbe proprio a snellire questo procedimento.
Le leggi sono già specializzate: sebbene l'iter di approvazione sia lo stesso, troviamo leggi rinforzate, atipiche, leggi statutarie, di amnistia, di indulto.
E sull'abuso di decretazione d'urgenza sono anni che è intervenuta la Corte e smorzandola di fatto (infatti questo è fumo negli occhi).
Poi c'è tutto il discorso sulle competenze, che nemmeno saprei spiegare senza scrivere per due, tre ore. Su come ci sia stata un'evoluzione sia delle fonti che della giurisprudenza costituzionale che ha - di fatto - stabilizzato il sistema dopo il 2001.

Qualcosa va cambiato, inserendo ad esempio un procedimento di adattamento al diritto europeo ad hoc e che non sia relegato alla vetusta legge La Pergola 11/2005. Va diminuito il numero di parlamentari. Non sono nemmeno sfavorevole alla creazione di una camera bassa, a patto però che ci sia una profonda e reale riforma in senso federale che trasformi le regioni in Lander veri e propri.
Attualmente c'è solo tanta confusione nel ddl Boschi, confusione che verrebbe poi amplificata dalla valanga di ricorsi diretti al Giudice delle Leggi da parte degli enti regionali.
C'è il rischio di un trapianto rigettato, cosa che accade quando prendi un modello altrui e lo applichi su una situazione di fatto totalmente diversa.



Offline dostoieschi

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Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6404 il: 04 Ottobre, 2016, 08:42:06 am »
Ah ma è chiaro che a primo acchitto sembri una figata, in superficie. Tempi più ristretti di approvazione, separazione delle fonti in base al procedimento con maggiore specializzazione, cessazione della decretazione d'urgenza.
Come poteva essere buona pure la riforma del 2006 di Silvione, anche quella creata con simili linee guida.

Il problema è nel profondo, ed ecco perché i giuristi non riescono a farlo cogliere. Non è qualcosa che può essere riassunta in qualche punto, è così prettamente specialistica che bisognerebbe prima studiare la complessità del sistema e poi analizzare le debolezze di qualcosa che il sistema vuole riformare.
Non è un discorso elitario, è un po' come se qualcuno proponesse di modificare l'anatomia del corpo umano. Allora o conosciamo a menadito l'anatomia per sconfessare le tesi oppure risulta impossibile parare i colpi e lo slogan vince sempre.

E allora, sono tanti i punti che non mi trovano d'accordo.
Il primo è la mia ferma convinzione, come detto, che quello italiano sia un problema squisitamente politico. Dal 1945 ad oggi - togliendo proprio il periodo berlusconiano - abbiamo avuto una pluralità di partiti conflittuali tra loro, rendendo difficile il funzionamento del sistema in senso assoluto: nulla sarebbe cambiato in termini di agibilità eliminando una camera. La decretazione d'urgenza è diventata, ad esempio, strumento fondamentale per ovviare al fatto che in nessuno dei due rami del Parlamento si riuscisse a raggiungere un'intesa.
L'altro è che la costituzione, com'è adesso, non osta in nessuna maniera ad una stabilità modello Westminster, con elezione diretta del presidente del consiglio legato indissolubilmente ad una maggioranza.
Se non va così, è perché questo è un paese litigioso che ha sempre preferito la rappresentatività alla stabilità. E questo si può già ovviare agendo a livello sub-costituzionale.
Poi è vero che la costituzione italiana prevede il bicameralismo ma è molto più morbida di altre su diversi aspetti. Alle Camere è lasciato grande potere in termini organizzativi - ad esempio con la presunzione del numero legale - e la commissione deliberante servirebbe proprio a snellire questo procedimento.
Le leggi sono già specializzate: sebbene l'iter di approvazione sia lo stesso, troviamo leggi rinforzate, atipiche, leggi statutarie, di amnistia, di indulto.
E sull'abuso di decretazione d'urgenza sono anni che è intervenuta la Corte e smorzandola di fatto (infatti questo è fumo negli occhi).
Poi c'è tutto il discorso sulle competenze, che nemmeno saprei spiegare senza scrivere per due, tre ore. Su come ci sia stata un'evoluzione sia delle fonti che della giurisprudenza costituzionale che ha - di fatto - stabilizzato il sistema dopo il 2001.

Qualcosa va cambiato, inserendo ad esempio un procedimento di adattamento al diritto europeo ad hoc e che non sia relegato alla vetusta legge La Pergola 11/2005. Va diminuito il numero di parlamentari. Non sono nemmeno sfavorevole alla creazione di una camera bassa, a patto però che ci sia una profonda e reale riforma in senso federale che trasformi le regioni in Lander veri e propri.
Attualmente c'è solo tanta confusione nel ddl Boschi, confusione che verrebbe poi amplificata dalla valanga di ricorsi diretti al Giudice delle Leggi da parte degli enti regionali.
C'è il rischio di un trapianto rigettato, cosa che accade quando prendi un modello altrui e lo applichi su una situazione di fatto totalmente diversa.

Sono contento che tu abbia esposto il punto di vista di un giurista. Alcune cose le condivido, come si potrebbe non convenire sul problema politico?, ma ho l'impressione che nel complesso tu (come altri esperti della materia con cui ho parlato nei giorni scorsi) stia sopravvalutando la portata della riforma. Che è una riforma importante, ma non è assolutamente rivoluzionaria come per esempio quella di Berlusconi da te citata, che avrebbe di fatto aperto a una specie di semipresidenzialismo con tutta una serie di inediti poteri al capo del governo. All'epoca, ovviamente, votai no. Quella era una riforma che tendeva a importare un modello diverso e ignoto in Italia. Questa no: il Bundesrat tedesco è una cosa diversa. Questa è una riforma che vuole portare a compimento un processo di evoluzione decennale del paese con un'accentuazione del ruolo dei territori nel processo legislativo e un alleggerimento della macchina statale. Non viene toccato alcun equilibrio di forza tra i poteri dello stato (quello semmai lo fa la legge elettorale). Altre sue considerazioni al volo. Dici: quello italiano sarebbe il sistema perfetto se i partiti non facessero altro che litigare. Bene, sono d'accordo. Io adoro la nostra costituzione. Ma ogni sistema va adattato alla sua realtà specifica perché funzioni. E quello in vigore in Italia sono anni che non funziona: è inutilmente lento e costoso, e la necessità dei governi di andare avanti a colpi di decreti legge (continuano a farlo da più di dieci anni, eh) è il sintomo di un evidente problema del potere legislativo. Il superamento del problema non è la chiave per risolvere i malesseri dell'Italia. È un tassello che va accompagnato da altri tasselli, ma se mi manca questo io con gli altri ci faccio ben poco.

Offline Genny Fenny

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6405 il: 04 Ottobre, 2016, 10:23:03 am »
Insomma. Tenimmo sta pizza annanzo, pensiamo a mangiarci il centro che poi per il cornicione ce sta tiempo.

Capetiè, mannaggia a padre pio, e nemmeno a pizza te sai mangià  :wall:

Offline Genny Fenny

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6406 il: 04 Ottobre, 2016, 10:36:03 am »
Comunque posto che non so dare un contributo alla discussione (perché non conosco il tema, non ho preparazione e voglia di approfondire e voterò bovinamente),
e siccome Alfredo ha fatto questi topic contenitore (questa si è che è una cosa seria da riformare) dove si parla di ogni,
OT ma forse no, volevo dire che Visco e Padoan, governatore bankit e ministro delle finanze,
non sono cazzi di spostare su tavoli italiani nemmeno più uno sputo di banca di 50 filiali tipo Carichieti.
Siamo una protesi operativa di altri poteri ad ogni livello e su ogni tavolo, dall'economia ai diritti civili,
quindi alla luce di questo, forse snellimento e velocità di recepimento acquisiscono più rilevanza rispetto a questioni giuridiche più rarefatte.
Dato che la combo protesi - metodo all'italiana (scadenze non rispettate e paralisi varie) hanno già prodotto diversi disastri.
« Ultima modifica: 04 Ottobre, 2016, 11:38:04 am da Genny Fenny »

Offline Capetiello

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6407 il: 04 Ottobre, 2016, 10:51:29 am »
Capetiè, mannaggia a padre pio, e nemmeno a pizza te sai mangià  :wall:
Fiorenzì te staje facenne viecchio eh?
Mo te lo spiego. Questa è una metafora per dire "se mangi una pizza non cominci dai cornicioni, dal contorno, ma mangi dapprima il centro con il condimento e tutto il resto. Po' chiavi il muzzeco al cornicione, ma solo dopo aver mangiato il centro della fetta" ciò per dire che non è fondamentale chi e come propone la riforma, ma la riforma in se. Se l'idea è una merda apposto, ma se la merda ha una buona idea, l'idea stessa, buona rimane.
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

Offline F&M

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6408 il: 04 Ottobre, 2016, 11:02:38 am »
Fiorenzì te staje facenne viecchio eh?
Mo te lo spiego. Questa è una metafora per dire "se mangi una pizza non cominci dai cornicioni, dal contorno, ma mangi dapprima il centro con il condimento e tutto il resto. Po' chiavi il muzzeco al cornicione, ma solo dopo aver mangiato il centro della fetta" ciò per dire che non è fondamentale chi e come propone la riforma, ma la riforma in se. Se l'idea è una merda apposto, ma se la merda ha una buona idea, l'idea stessa, buona rimane.
E nemmeno questo e' necessariamente vero perche' non si propone un idea che poggia su tante, troppe incognite e variabili.
A casa mia prima di fare la pizza e vedere se e' venuta buona mi assicuro di avere un buon impasto, una buona salsa e una buona mozzarella e SOPRATUTTO nu buon pizzaiulo e non uno scarparo improvvisato :asd:
Questo discorso che tu stai portando avanti e' esattamente il marchettone al PD che si sente in giro per giustificare questa riforma senza ne capo ne coda.
« Ultima modifica: 04 Ottobre, 2016, 11:04:08 am da F&M »

Offline dostoieschi

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Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6409 il: 04 Ottobre, 2016, 11:18:07 am »
Comunque posto che non so dare un contributo alla discussione (perché non conosco il tema, non ho preparazione e voglia di approfondire e voterò bovinamente),
e siccome Alfredo ha fatto questi topic contenitore (questa si è che è una cosa seria da riformare) dove si parla di ogni,
OT ma forse no, volevo dire che Visco e Padoan, governatore e ministro delle finanze,
non sono cazzi di spostare su tavoli italiani nemmeno più uno sputo di banca di 50 filiali tipo Carichieti.
Siamo una protesi operativa di altri poteri ad ogni livello e su ogni tavolo, dall'economia ai diritti civili,
quindi alla luce di questo, forse snellimento e velocità di recepimento acquisiscono più rilevanza rispetto a questioni giuridiche più rarefatte.
Dato che la combo protesi - metodo all'italiana (scadenze non rispettate e paralisi varie) hanno già prodotto diversi disastri.

Invece questa è una buona osservazione e un valido contributo alla discussione

Offline Capetiello

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6410 il: 04 Ottobre, 2016, 11:23:07 am »
E nemmeno questo e' necessariamente vero perche' non si propone un idea che poggia su tante, troppe incognite e variabili.
A casa mia prima di fare la pizza e vedere se e' venuta buona mi assicuro di avere un buon impasto, una buona salsa e una buona mozzarella e SOPRATUTTO nu buon pizzaiulo e non uno scarparo improvvisato :asd:
Questo discorso che tu stai portando avanti e' esattamente il marchettone al PD che si sente in giro per giustificare questa riforma senza ne capo ne coda.
Marcé io sono il primo a diffidare di tutto e tutti, perciò diffido pure dagli ultras del NO.
A me non piace stare a sentire l'opinione di uno che non ha argomentazioni, preparazione e quant'altro e pretende di influenzare una decisione importante in una situazione delicatissima come la modifica della costituzione.
Io voglio capire a conti fatti cosa cambierebbe con l'approvazione di questa riforma, nel senso pratico, poi le variabili che ci sono tipo gente poco onesta in parlamento, incapacità di gestione e via discorrendo sono cose che uno mette in conto a priori, lo sappiamo in mano a chi stiamo, e non sarà certo un referendum a farcelo dimenticare. In quel caso sta all'individuo decidere se pigliarsi il rischio o meno.

Comunque prima di dare un occhio in giro, seguire qualche programma e leggere le vicende di dosto e di Alfredino, pensavo che la questione seriamente girasse tutta intorno all'attuale governo, come se questo referendum fosse più utile ad accordare una fiducia che ad attuare delle modifiche che hanno la pretesa d'essere funzionali per il sistema politico del paese. E aggiungo che la stragrande maggioranza delle persone che oggi fanno leva sulle motivazioni populistiche che dovrebbero portare al NO, sono poi gli stessi che per anni ci hanno fatto un bucchino accusando di populismo gli altri schieramenti politici, dal PD al M5S, con gli 80 euro, le promesse di un reddito di cittadinanza ecc ecc. Parlo di parecchie piccole associazioni, dei ragazzi dei centri sociali, esempio lo sono i ragazzi dell'ex OPG Occupato, che stanno facendo una campagna a favore del NO notevole per tutto il centro storico, ma che poi alla fine dal basso della loro ignoranza in materia non sanno nemmeno motivare con convinzione, e allora si ricorre al populismo becero, al "mandiamolo a casa", o peggio ancora "per i media noi giovani non esistiamo, facciamoci vedere, facciamoci sentire, diciamo NO". Ditemi voi che spaccimma ci azzecca?

Storicamente non siamo un popolo di pragmatici, e questo non è nemmanco tanto un male in tanti casi, ma qui si è scivolati nel ridicolo.
Non mi sono ancora fatto un'idea, sono ancora diviso tra SI e NO, siamo al 50/50. La posizione del dosto mi è chiara, ho compreso e apprezzato tantissimo il suo contributo al topic, adesso pregherei Alfredino di sfoggiare le sue vesti di Opinion Leader e fare un breve post dove spiega nella maniera più pane e puparuoli possibile le motivazioni per le quali questa riforma non apporterebbe benefici.
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

Leif Erikson

Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6411 il: 04 Ottobre, 2016, 12:53:37 pm »
@Gianmarco e @Fiorenzo

vero, ma ad esempio io credo che su alcuni parametri (es. la ricezione delle direttive europee con l'intervento del nuovo senato) si vada addirittura a complicare la situazione. Che poi già esiste uno strumento di raccordo tra enti territoriali ed enti centrali, la conferenza stato - regioni.

Insomma, io non sono un integralista costituzionale ma non apprezzo le carte sul tavolo.

Offline F&M

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6412 il: 04 Ottobre, 2016, 13:04:47 pm »

A me non piace stare a sentire l'opinione di uno che non ha argomentazioni, preparazione e quant'altro e pretende di influenzare una decisione importante in una situazione delicatissima come la modifica della costituzione.
quindi per te, qualcuno senza motivazione e preparazione e quant'altro non puo' influenzare la decisione sul voto ma allo stesso tempo un governo senza motivazione, preparazione e quant'altro puo' proporre la modifica della costituzione?
Allora uno non preparato non puo' dire la sua sul voto, ma una classe incapace di governare si puo' modificare la costituzione.
Non sono capace di giocare quindi anziché imparare, o magari farmi da parte, cambio le regole :ok:

Io sento motivazioni molto piu populiste e approssimative a favore del si che del no onestamente.
« Ultima modifica: 04 Ottobre, 2016, 13:15:12 pm da F&M »

Offline Capetiello

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6413 il: 04 Ottobre, 2016, 15:07:55 pm »


Il punto non è chi è e chi non è preparato, ma proprio l'inconsistenza dell'opposizione a questa riforma. Come vedi le motivazioni del NO sono quelle espresse in foto, che richiamano poi robe che non ci azzeccano manco 'o cazzo con il referendum ma ricalcano ancora a vecchi leitmotiv di gente che crede ancora in roba fantasy tipo il comunismo, e pensa ancora a cazzi di tendenza venti e trenta anni fa.

#NOallaprivatizzazione #LiBBertàdiStampa #LiBBertàdiPensiero senza capire che oramai tutte ste cose non esistono più, perché in questo paese non servono più.
Millemila cose ormai si fanno solo con i fondi dei privati, perché sono quelli che danno a mangiare la gente e sono quelli che dobbiamo agevolare ed aiutare se vogliamo abbassare il tasso di disoccupazione. Ci indigniamo per le privatizzazioni quando po ormai pure i monumenti si restaurano solo con i fondi dei privati. Napoli è piena di esempi, a Roma quello più eclatante con la cordata Della Valle che si è praticamente accattata il Colosseo. E parliamo del simbolo italiano per eccellenza.
La libertà di pensiero è ormai caduta in disuso dato che si è rivelata una vera e propria puttanata. Basta andarsi a vedere i militanti dei 5Stelle per capire quanto occorra in questo paese avere un pensiero libero.
La libertà di stampa cos'è? Ma sopratutto esistono ancora i giornali in Italia? Io vedo solo gente incapace di azzeccare due parole vicino ad un'altra.

Tutte ste cose sono come la pastenata appesa avanti al ciucciariello per farla camminare. Cose che non ci azzeccano, che non sono manco più un pericolo per la situazione socio-economica che si è creata in Italia, ma gli hashtag magici si dicono affinché la gente subito si indigni, si mobiliti, si sbatta, si senta dalla parte del giusto senza capire nemmanco il perché, per farsi venire le convulsioni in nome della giustizia e della liBBertà. Come successo con l'inutile referendum sulle trivelle, dove se non votavi mammeta faceva i bucchini e i tuoi figli facevano la fine dei gabbiani morti ammare nel petrolio delle lobby.
Io voglio pure votare per la parte giusta, ma per la madonna, spiegateci perché è la parte giusta.
E sono quasi persuaso dal fatto che chiedere determinate cose ad un popolo come il nostro, che detiene il primato mondiale di analfabetismo funzionale, sia una zappata sui piedi clamorosa.

Io vedo solo ignoranza ed argomentazioni inconsistenti da una parte e dall'altra. E ripeto, non ho sentito una, UNA, motivazione chiara, precisa, esposta in maniera esauriente sia da una parte che dall'altra. Solo dostoieschi è riuscito a schiarirmi un po' le idee dando una visione sufficientemente oggettiva del quesito. Il resto è tutto un #Renzi #Porcate #Lobby #AntiDemocratico #Incapacità #ACasa #Privatizzazione #ClassePoliticaIncapace #ClassePoliticaLadra
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

Leif Erikson

Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6414 il: 04 Ottobre, 2016, 15:27:25 pm »
capetiello, tu ai ragazzi dell'ex opg non saresti degno nemmeno di baciare le palle. e per fortuna non c'è il comunismo, altrimenti, come segretario di partito, ti avrei mandato a sbrinare i binari di vladivostok con la lingua.

Offline F&M

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6415 il: 04 Ottobre, 2016, 15:34:48 pm »


Il punto non è chi è e chi non è preparato, ma proprio l'inconsistenza dell'opposizione a questa riforma. Come vedi le motivazioni del NO sono quelle espresse in foto, che richiamano poi robe che non ci azzeccano manco 'o cazzo con il referendum ma ricalcano ancora a vecchi leitmotiv di gente che crede ancora in roba fantasy tipo il comunismo, e pensa ancora a cazzi di tendenza venti e trenta anni fa.

#NOallaprivatizzazione #LiBBertàdiStampa #LiBBertàdiPensiero senza capire che oramai tutte ste cose non esistono più, perché in questo paese non servono più.
Millemila cose ormai si fanno solo con i fondi dei privati, perché sono quelli che danno a mangiare la gente e sono quelli che dobbiamo agevolare ed aiutare se vogliamo abbassare il tasso di disoccupazione. Ci indigniamo per le privatizzazioni quando po ormai pure i monumenti si restaurano solo con i fondi dei privati. Napoli è piena di esempi, a Roma quello più eclatante con la cordata Della Valle che si è praticamente accattata il Colosseo. E parliamo del simbolo italiano per eccellenza.
La libertà di pensiero è ormai caduta in disuso dato che si è rivelata una vera e propria puttanata. Basta andarsi a vedere i militanti dei 5Stelle per capire quanto occorra in questo paese avere un pensiero libero.
La libertà di stampa cos'è? Ma sopratutto esistono ancora i giornali in Italia? Io vedo solo gente incapace di azzeccare due parole vicino ad un'altra.

Tutte ste cose sono come la pastenata appesa avanti al ciucciariello per farla camminare. Cose che non ci azzeccano, che non sono manco più un pericolo per la situazione socio-economica che si è creata in Italia, ma gli hashtag magici si dicono affinché la gente subito si indigni, si mobiliti, si sbatta, si senta dalla parte del giusto senza capire nemmanco il perché, per farsi venire le convulsioni in nome della giustizia e della liBBertà. Come successo con l'inutile referendum sulle trivelle, dove se non votavi mammeta faceva i bucchini e i tuoi figli facevano la fine dei gabbiani morti ammare nel petrolio delle lobby.
Io voglio pure votare per la parte giusta, ma per la madonna, spiegateci perché è la parte giusta.
E sono quasi persuaso dal fatto che chiedere determinate cose ad un popolo come il nostro, che detiene il primato mondiale di analfabetismo funzionale, sia una zappata sui piedi clamorosa.

Io vedo solo ignoranza ed argomentazioni inconsistenti da una parte e dall'altra. E ripeto, non ho sentito una, UNA, motivazione chiara, precisa, esposta in maniera esauriente sia da una parte che dall'altra. Solo dostoieschi è riuscito a schiarirmi un po' le idee dando una visione sufficientemente oggettiva del quesito. Il resto è tutto un #Renzi #Porcate #Lobby #AntiDemocratico #Incapacità #ACasa #Privatizzazione #ClassePoliticaIncapace #ClassePoliticaLadra


Mi hai fatto cadere le palle
Sei un'altro che si merita il sistema di merda.
Jamm annanz

Per la cronaca il comunismo e' una corrente filosofica ed un metodo scientifico quindi, in quanto tale, esiste ed esistera' sempre.
E' tipo la corrente, i campi elettromangnetici e la stupidita', si possono ignorare ma non e' che passano.

« Ultima modifica: 04 Ottobre, 2016, 15:37:37 pm da F&M »

Offline Capetiello

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6416 il: 04 Ottobre, 2016, 15:53:04 pm »
capetiello, tu ai ragazzi dell'ex opg non saresti degno nemmeno di baciare le palle. e per fortuna non c'è il comunismo, altrimenti, come segretario di partito, ti avrei mandato a sbrinare i binari di vladivostok con la lingua.
In realtà ho collaborato con loro, li seguo e li sostengo da tempo per questo mi ritengo molto deluso dal modo in cui stanno operando sul referendum. Da loro mi aspettavo ben altre argomentazioni che qualche hashtag da social.
Sul comunismo ti invito a sederti a tavolino con un abitante dell'est europa nato negli anni 70/80, io sono la persona meno indicata con cui parlarne.

Infine spero abbandonerai le vesti di Opinion Leader per una decina di minuti esponendo le tue motivazioni sul NO per un profANO come me, essendo questa la tua materia, campo in cui nessuno può darti lezioni (cit.). Così da poter dare un contributo valido al topic che vada a completare il "lavoro" fatto da dosto.
Grazie.


@Marcello
Anche la religione cattolica è una corrente filosofica che esiste ed esisterà per sempre. Questione di tifo.
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

Leif Erikson

Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6417 il: 04 Ottobre, 2016, 15:58:13 pm »
io ho già risposto.

per il resto, non ho nessuna voglia di istruire delle capre come te.

Offline Capetiello

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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6418 il: 04 Ottobre, 2016, 16:05:57 pm »
io ho già risposto.

per il resto, non ho nessuna voglia di istruire delle capre come te.
Ma fai accussì perché mi sono permesso di criticare il comportamento di persone che si professano comunisti nel 2016 andando avanti a botte di slogan?
Per me insegnare, dare nozioni, spiegare, specie a delle capre come me è un atto caritatevole, di grande umanità. Perciò sto qua a chiedervi di esporre gli argomenti in maniera potabile, sennò avrei già votato NO perché Renzi se ne deve andare a casa!!11!.

Se mi vuoi fare la razia di spiegarmi le tue motivazioni senza scendere eccessivamente nei dettagli tecnici, sennò nun fa niente, vuol dire che abbiamo un fine giurista sprecato per quattro caprari che parlano di pallone e allora torniamo a commentare il profilo Instagram di Tonelli.
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Re:Politica Italiana [Governo Renzi]
« Risposta #6419 il: 04 Ottobre, 2016, 16:07:58 pm »
In realtà ho collaborato con loro, li seguo e li sostengo da tempo per questo mi ritengo molto deluso dal modo in cui stanno operando sul referendum. Da loro mi aspettavo ben altre argomentazioni che qualche hashtag da social.
Sul comunismo ti invito a sederti a tavolino con un abitante dell'est europa nato negli anni 70/80, io sono la persona meno indicata con cui parlarne.

Infine spero abbandonerai le vesti di Opinion Leader per una decina di minuti esponendo le tue motivazioni sul NO per un profANO come me, essendo questa la tua materia, campo in cui nessuno può darti lezioni (cit.). Così da poter dare un contributo valido al topic che vada a completare il "lavoro" fatto da dosto.
Grazie.


@Marcello
Anche la religione cattolica è una corrente filosofica che esiste ed esisterà per sempre. Questione di tifo.
Ho pensato a lungo a una risposta, poi mi son ricordato che tutto nasce da un mio post in cui prometteva di non farmi trascinare in questa discussione.....ergo per cui dico solo che mi spiace per il tuo pisello
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!