Politica Italiana

[nickwire]

io di politica ed economia ne capisco poco ma mi piacerebbe essere contradetto con argomentazioni.

L'idea che cercavo di esporre era semplicemente che sono contrario ad "obbligare" i più forti/ricchi ad aiutare i più poveri/deboli.

Deve essere una cosa spontanea e libera.

Aprire le porte delle possibilità di scalata sociale a tutti, dando a tutti pari opportunità di studio, lavoro etc con l'unica discriminante delle capacità individuali(chi è meglio va annanz).

Senza andare a "sfruculiare" chi (per bravura,culo,eredità) ha già una posizione migliore. (Salvo che sia stata guadagnata in modo illecito).

Un discorso molto generico, poco tecnico e probabilmente utopico, ma è semplicemente il mio pensiero da "ignorante" in materia.

Se significa che sono anti comunista, allora sono anticomunista  .

Esattamente la teoria elitaria, cattolica e bigotta di sto paese del cazzo: la carità invece dei diritti. Jamm checazz.


IL CONTRIBUTO VOLONTARIO? MA CHE CAZZO DICIAMO?! MA SIAMO SERI PORCO D.....

Preferisco andarmi a prostituire, piuttosto che ricevere la carità dei cafoni arriccuti, che ci godono pure.

Siamo esseri umani, non solo contenitori di capacità e portafogli. E mi fermo qui che ho dieci maronne da far volare.

Mi girano proprio i coglioni quando vedo gente ragionare così, cazzo. Madonna santa, Berlusconi vi ha fatto popo il lavaggio del cervello mannaggia tutto!

[falceEmarcello]

io di politica ed economia ne capisco poco ma mi piacerebbe essere contradetto con argomentazioni.

L'idea che cercavo di esporre era semplicemente che sono contrario ad "obbligare" i più forti/ricchi ad aiutare i più poveri/deboli.

Deve essere una cosa spontanea e libera.

Aprire le porte delle possibilità di scalata sociale a tutti, dando a tutti pari opportunità di studio, lavoro etc con l'unica discriminante delle capacità individuali(chi è meglio va annanz).

Senza andare a "sfruculiare" chi (per bravura,culo,eredità) ha già una posizione migliore. (Salvo che sia stata guadagnata in modo illecito).

Un discorso molto generico, poco tecnico e probabilmente utopico, ma è semplicemente il mio pensiero da "ignorante" in materia.

Se significa che sono anti comunista, allora sono anticomunista  .

Domenico fratello non si vive di solo pane.
E' anche obbligo dello stato evitare che le persone accumulino sempre piu' denaro senza ridistribuirlo in modo equo secondo le possibilita' di ognuno.
Il pensiero che esprimi tu e' figlio degli anni 80, dell'arrivivismo, del rampantismo in sintesi di tutto il male che deriva dal capitalismo, se ci troviamo in un mondo di merda e' anche perche' vengono tollerate (dagli anni 80 in poi addirittura "incoraggiate") politiche di questo tipo.
Il mondo e' una merda proprio per questo

[domyssj]

Esattamente la teoria elitaria, cattolica e bigotta di sto paese del cazzo: la carità invece dei diritti. Jamm checazz.


IL CONTRIBUTO VOLONTARIO? MA CHE CAZZO DICIAMO?! MA SIAMO SERI PORCO D.....

Preferisco andarmi a prostituire, piuttosto che ricevere la carità dei cafoni arriccuti, che ci godono pure.

Siamo esseri umani, non solo contenitori di capacità e portafogli. E mi fermo qui che ho dieci maronne da far volare.

Mi girano proprio i coglioni quando vedo gente ragionare così, cazzo. Madonna santa, Berlusconi vi ha fatto popo il lavaggio del cervello mannaggia tutto!

E fai un paio di respiri perchè io ho solo esposto un'idea personale.

Siamo essere umani... e che vuol dire. Una cosa sono i diritti e le possibilità che devono essere equi e paritari per tutti, un'altra sono le cose, i patrimoni, e quant'altro ottenuti come singolo e con i propri sforzi e impegni.

E poi posso capire se qualcuno prende questo ragionamento come egoista o antisociale, ma di bigotto e cattolico non ci trovo veramente niente e non ho mai parlato di CARITA'.

Se poi vogliamo parlare delle differenze tra i guadagni di lavoratori differenti, che un manager prende troppo in più rispetto ad un impegato o che un avvocato prende troppo rispetto ad un operario... è tutt'altro discorso e il livellamento la ricerca dell'equilibrio andrebbe cercato più in quest ambito.

Domenico fratello non si vive di solo pane.
E' anche obbligo dello stato evitare che le persone accumulino sempre piu' denaro senza ridistribuirlo in modo equo secondo le possibilita' di ognuno.
Il pensiero che esprimi tu e' figlio degli anni 80, dell'arrivivismo, del rampantismo in sintesi di tutto il male che deriva dal capitalismo, se ci troviamo in un mondo di merda e' anche perche' vengono tollerate (dagli anni 80 in poi addirittura "incoraggiate") politiche di questo tipo.
Il mondo e' una merda proprio per questo

Questo è un discorso diverso, e sono pure d'accordo quasi completamente.

IO persona, se avessi i miliardi per come sono fatto io cercherei di farci qualcosa, qualche attività, qualcosa che crea giro di soldi e persone.

E lo farei volentieri e con piacere,ma se mi dovesse essere "imposto" mi girerebbero le palle.

[falceEmarcello]

E fai un paio di respiri perchè io ho solo esposto un'idea personale.

Siamo essere umani... e che vuol dire. Una cosa sono i diritti e le possibilità che devono essere equi e paritari per tutti, un'altra sono le cose, i patrimoni, e quant'altro ottenuti come singolo e con i propri sforzi e impegni.

E poi posso capire se qualcuno prende questo ragionamento come egoista o antisociale, ma di bigotto e cattolico non ci trovo veramente niente e non ho mai parlato di CARITA'.

Se poi vogliamo parlare delle differenze tra i guadagni di lavoratori differenti, che un manager prende troppo in più rispetto ad un impegato o che un avvocato prende troppo rispetto ad un operario... è tutt'altro discorso e il livellamento la ricerca dell'equilibrio andrebbe cercato più in quest ambito.
Questo è un discorso diverso, e sono pure d'accordo quasi completamente.

IO persona, se avessi i miliardi per come sono fatto io cercherei di farci qualcosa, qualche attività, qualcosa che crea giro di soldi e persone.

E lo farei volentieri e con piacere,ma se mi dovesse essere "imposto" mi girerebbero le palle.

il problema e' proprio questo, la societa' non dovrebbe permettere e men che meno incoraggiare la gente a diventare miliardario.
Ricordati che ogni lira in piu' che fa il miliardario e' una lira in meno in tasca ai pezzenti.
IO adotterei un sistema di tassazione che da una certa soglia in poi, le tasse siano tipo il 90/95%
Se in un mese guadagni 20.000 euro ogni euro in piu' te lo tasso al 90%, voglio vedere si nun te pass o genio di accumulare e magari lasci spazio ed opportunita' ad altre persone di arricchirsi.

[Leif Erikson]

Dome tieni una confusione in testa.

Qua non si tratta di fare la carità o prendere ai ricchi per dare ai poveri.
Questo lo fa Robin Hood, non lo Stato.

Lo Stato, che nient'altro è che la macchina con cui la comunità umana si gestisce, deve semplicemente garantire a tutti la possibilità di usufruire delle medesime opportunità (ed i diritti esistono in quanto esiste la possibilità concreta - economica di essere realizzati) e contestualmente accedere ai servizi pubblici nella totalità.

Ora è logico che in questo sistema più hai e più devi pagare.

Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk

[djcarmine]

io continuo dopo anni il motivo che spinge a scarfarsi in questo modo, la politica è una cosa seria e una cosa che dovrebbe interessare tutti, ma non tutti la vivono allo stesso modo.........ma poi se domenico dice una palese stronzata, se vi fa paura che un imbecille bigotto e tutt'chell che vulite vuje del genere abbia diritto di voto, la strada più facile per estinguere le vostre paure e spiegare perchè la sua idea è sbagliata e perchè dovrebbe venire dalla vostra parte. qua siamo tutti compagni 

[Leif Erikson]

io continuo dopo anni il motivo che spinge a scarfarsi in questo modo, la politica è una cosa seria e una cosa che dovrebbe interessare tutti, ma non tutti la vivono allo stesso modo.........ma poi se domenico dice una palese stronzata, se vi fa paura che un imbecille bigotto e tutt'chell che vulite vuje del genere abbia diritto di voto, la strada più facile per estinguere le vostre paure e spiegare perchè la sua idea è sbagliata e perchè dovrebbe venire dalla vostra parte. qua siamo tutti compagni 

Ma assolutamente d'accordo. Ad un amico come Domenico si fa capire perche sta sbagliando, mica si piglia a sputazzate...

Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk

[domyssj]

Dome tieni una confusione in testa.

Qua non si tratta di fare la carità o prendere ai ricchi per dare ai poveri.
Questo lo fa Robin Hood, non lo Stato.

Lo Stato, che nient'altro è che la macchina con cui la comunità umana si gestisce, deve semplicemente garantire a tutti la possibilità di usufruire delle medesime opportunità (ed i diritti esistono in quanto esiste la possibilità concreta - economica di essere realizzati) e contestualmente accedere ai servizi pubblici nella totalità.

Ora è logico che in questo sistema più hai e più devi pagare.

Guarda che questa è la mia idea, l'ho gia detto in 2 post.

Ed ' una cosa già intrinseca nella tassazione, che poichè va a percentuale, anche se fosse fissa per ogni classe sociale, sarebbe gia "equa" perchè chi guadagna 1000 euro paga x% di quella cifra, chi guadagna 100000euro paga l'x% di quella cifra che sarà ovviamente molto più alta.

Parità di servizi (per dire, studio : fare in modo che chi ha poco possa lo stesso tenere i figli all'uni con tasse basse o inesistenti mentre chi ha molto, paga per lo stesso servizio tasse più alte, ci sta) di opportunità e diritti.

La patrimoniale di ogni tipo, per me è una cagata perchè va a prendere soldi, che sia la seconda o la ventesima casa, da chi cmq se li è guadagnta in qualche modo e li ha investiti. Non c'entra niente con i diritti.

Se poi è una situazione di crisi totale, e serve ad evitare che una fascia della popolazione muoia di fame, ci sta ed è un discorso diverso, ma io parlavo in geenrale, ideologicamente, non attualizzando.

Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk

il problema e' proprio questo, la societa' non dovrebbe permettere e men che meno incoraggiare la gente a diventare miliardario.
Ricordati che ogni lira in piu' che fa il miliardario e' una lira in meno in tasca ai pezzenti.
IO adotterei un sistema di tassazione che da una certa soglia in poi, le tasse siano tipo il 90/95%
Se in un mese guadagni 20.000 euro ogni euro in piu' te lo tasso al 90%, voglio vedere si nun te pass o genio di accumulare e magari lasci spazio ed opportunita' ad altre persone di arricchirsi.

Qui non sono d'accordo. Dare la possibilità e l'opportunità a tutti di poter tentare la scalata sociale è una cosa ed è sacrosanta.

Quello che dici tu è limitazione di ambizioni.

A me non me ne frega personalmente, ma se uno si pone come obiettivo fare i miliardi e vivere nel lusso e per fare questo si fa il mazzo che sia prendersi titoli di studio, metteer su una compagnia, o cmq diventare il migliroe nel suo ambito professionale e farsi pagare profumatamente per questo... non vedo perchè gli vada impedito.

L'unica cosa da impedire sono i magheggi truffaldini ed illegali e i sotterfugi\scorciatoie.

[falceEmarcello]

Qui non sono d'accordo. Dare la possibilità e l'opportunità a tutti di poter tentare la scalata sociale è una cosa ed è sacrosanta.

Quello che dici tu è limitazione di ambizioni.

A me non me ne frega personalmente, ma se uno si pone come obiettivo fare i miliardi e vivere nel lusso e per fare questo si fa il mazzo che sia prendersi titoli di studio, metteer su una compagnia, o cmq diventare il migliroe nel suo ambito professionale e farsi pagare profumatamente per questo... non vedo perchè gli vada impedito.

L'unica cosa da impedire sono i magheggi truffaldini ed illegali e i sotterfugi\scorciatoie.

E qui casca l'asino, la storia dimostra che questo modello (il capitalismo) porta per forza di cose a magheggi truffaldini e illegali e vengono spesso giustificati con la teoria dell' "ambizione".
Nessuno vuole impedire a nessuno di vivere nel lusso di diventare il migliore e di farsi pagare di piu' ma di limitare chi gia' vive nel lusso e impedirgli di accumulare ancora piu' soldi e ricchezze senza ovviamente contribuire in maniera proporzionale alla cosa pubblica.
Che poi, ma questa e' una mia opinione personale, uno che ambisce a lavorare tutta la vita per accumulare e renar e poi stare nel lusso senza nemmeno godersi la vita e' un coglione quindi seppure lo limitassi non farei una lira di danno

[domyssj]

E qui casca l'asino, la storia dimostra che questo modello (il capitalismo) porta per forza di cose a magheggi truffaldini e illegali e vengono spesso giustificati con la teoria dell' "ambizione".
Nessuno vuole impedire a nessuno di vivere nel lusso di diventare il migliore e di farsi pagare di piu' ma di limitare chi gia' vive nel lusso e impedirgli di accumulare ancora piu' soldi e ricchezze senza ovviamente contribuire in maniera proporzionale alla cosa pubblica.
Che poi, ma questa e' una mia opinione personale, uno che ambisce a lavorare tutta la vita per accumulare e renar e poi stare nel lusso senza nemmeno godersi la vita e' un coglione quindi seppure lo limitassi non farei una lira di danno

su questo sono d'accordo.

Hai anche ragione che il modello capitalista porta quasi sempre alla truffaldinaggine, infatti la mia è un idea utopica e impraticabile perchè il genere umano è una razza di sfaccimma.

[falceEmarcello]

su questo sono d'accordo.

Hai anche ragione che il modello capitalista porta quasi sempre alla truffaldinaggine, infatti la mia è un idea utopica e impraticabile perchè il genere umano è una razza di sfaccimma.

ed e' per questo che le classi dirigenti dovrebbero essere costituite da "illuminati" in grado di discernere fino a che punto e' giusto spingersi e fino a che punto la differenza fra chi ha tanto e chi non ha niente dovrebbe essere ampia, nonche' cercare di spiegare al "popolo" quale e' il modo giusto di campare.
Invece i nostri "illuminati" sono proprio gli esemplari peggiori di quella che tu hai giustamente definito una razza di sfaccimma.

[nickwire]

Domè, non te la pigliare, si nu brav uaglion e mi dispiacerebbe.

Solo che hai espresso un modo di ragionare per il quale soffro seriamente, e che per davvero mi ha portato a delle riflessioni pesanti sul mio ruolo nel mondo e su che senso abbia la mia esistenza in un mondo che ragiona così.

Io ci soffro per davvero, nel vedere un mondo che vede gli uomini comm a degli Iphone.

[domyssj]

Domè, non te la pigliare, si nu brav uaglion e mi dispiacerebbe.

Solo che hai espresso un modo di ragionare per il quale soffro seriamente, e che per davvero mi ha portato a delle riflessioni pesanti sul mio ruolo nel mondo e su che senso abbia la mia esistenza in un mondo che ragiona così.

Io ci soffro per davvero, nel vedere un mondo che vede gli uomini comm a degli Iphone.

Non me la prendo figurati.

Però credo che non hai ben capito, perchè non ho mai visto le persone come macchinette da soldi o iphone.

Facevo un discorso teorico di "limitazione di libertà" intensa come poter accumulare quello che si vuole o di "imposizione di contributo alla società" forzato andando a toccare pratimoni personali guadagnati.

Poi come sviluppato con il discorso con Marcello, si è chiarito che è un discorso ideologico ed irrealizzabile.

[SalvyTheCrow]

Se poi vogliamo parlare delle differenze tra i guadagni di lavoratori differenti, che un manager prende troppo in più rispetto ad un impegato o che un avvocato prende troppo rispetto ad un operario... è tutt'altro discorso e il livellamento la ricerca dell'equilibrio andrebbe cercato più in quest ambito.
Questo è un discorso diverso, e sono pure d'accordo quasi completamente.

Io invece ad esempio su questo non sono d'accordo. Per me è giusto che ci sia diversità anche sostanziale nelle retribuzioni rispetto ai titoli e alla tipologia di lavoro svolto. Se uno si apre il mazzo è giusto che riesca a raggiungere certe posizioni che gli consentano pure di guadaganare 10 volte tanto rispetto al metalmeccanico o al barbiere (con assoluto rispetto verso queste categorie, basilari per una nazione). Questo sempre restando nell'utopico mondo corretto dove le posizioni si raggiungono per merito.

Qui non sono d'accordo. Dare la possibilità e l'opportunità a tutti di poter tentare la scalata sociale è una cosa ed è sacrosanta.

Quello che dici tu è limitazione di ambizioni.

A me non me ne frega personalmente, ma se uno si pone come obiettivo fare i miliardi e vivere nel lusso e per fare questo si fa il mazzo che sia prendersi titoli di studio, metteer su una compagnia, o cmq diventare il migliroe nel suo ambito professionale e farsi pagare profumatamente per questo... non vedo perchè gli vada impedito.

L'unica cosa da impedire sono i magheggi truffaldini ed illegali e i sotterfugi\scorciatoie.

Ma non è questo il fatto Domè, il succo del discorso è che se Tizio guadagna 1 e Caio guadagna 10, è giusto che le tasse pagate da Tizio e Caio siano diverse, perché se Tizio paga 0,5 di tasse e Caio quanto lui c'è una disparità di trattamento, mentre se Tizio paga 0,5 e Caio 5 c'è fairness e al contempo Caio continua a rotolarsi nei danari e nel lusso perché comunque in tasca gli restano 5, che sono molto più degli 0,5 di Tizio che a differenza sua è lavoroatore umile o scansafatiche.
Cioè secondo me è giusto che la tassazione cresca col crescere delle possibilità dell'individuo. Sempre nel fantastico mondo dove tutti sono buoni e corretti.

[Artem Dzyuba]

Il problema è che non vi rendete conto cosa significhi lavorare. Lavorare vuol dire dare un prezzo al vostro tempo, quel tempo che in realtà è inestimabile, poichè unico ed irripetibile, quindi l'unico motivo per cui vale realmente la pena lavorare è farlo per lo Stato, ovvero per noi e gli altri.

[nickwire]

Un grande economista, tra l'altro meridionale, De Viti De Marco, diceva che i fattori di produzione utilizzati nel produrre beni (e quindi ricchezza) non sono i tre che tutti conoscono (capitale, terra e lavoro), ma quattro: ad essi aggiungeva S, lo stato. Che come le altre va pagata: con le tasse.

De Viti De Marco diceva che se produci ricchezza per te lo fai anche grazie ad uno stato che ti mette a disposizione risorse e mezzi per poterlo fare: l'istruzione, i trasporti, le strade e tanto altro. Questo perchè una ricchezza non nasce mai da sola, come i rampantoni di Wall Street vogliono far credere insieme ai polpettoni mucciniani, ma nasce sempre partendo da una collettività che ti da la possibilità di poterlo fare. E con la quale c'è e ci deve essere un rapporto di diritti e di doveri. Come in una famiglia.

[Vino a Tavola]

Domenico, che nel primo intervento non è stato capito, ha perfettamente ragione.


Lo Stato, a mio modo di vedere (@ Marcello) ha tutti gli strumenti per evitare contraddizioni, truffe e sperequazioni che un capitalismo selvaggio (turbomercatista? ) porta con sè.
Per attuare una serie di principi che non si limitano ad una superficiale redistribuzione del reddito, e che sono compresi in tutte le costituzioni democratiche e liberali, nonchè nella dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, basta la volontà politica.
Se manca quest'ultima, piuttosto che con la democrazia, bisognerebbe prendersela col suo progressivo svuotamento, e con l'occupazione abusiva delle istituzioni pubbliche da parte di gruppi di interesse privatissimi.

Il problema è che non vi rendete conto cosa significhi lavorare. Lavorare vuol dire dare un prezzo al vostro tempo, quel tempo che in realtà è inestimabile, poichè unico ed irripetibile, quindi l'unico motivo per cui vale realmente la pena lavorare è farlo per lo Stato, ovvero per noi e gli altri.

In un altra epoca, o in un altro paese, col medesimo titolo di studio che ho ora, avrei amato dedicarmi all'insegnamento (materie tecniche o anche matematica&fisica) alle scuole superiori... che bella la trasmissione della cultura.... e che bello far capire a giovani menti il suo valore 

[djcarmine]

Un grande economista, tra l'altro meridionale, De Viti De Marco, diceva che i fattori di produzione utilizzati nel produrre beni (e quindi ricchezza) non sono i tre che tutti conoscono (capitale, terra e lavoro), ma quattro: ad essi aggiungeva S, lo stato. Che come le altre va pagata: con le tasse.

De Viti De Marco diceva che se produci ricchezza per te lo fai anche grazie ad uno stato che ti mette a disposizione risorse e mezzi per poterlo fare: l'istruzione, i trasporti, le strade e tanto altro. Questo perchè una ricchezza non nasce mai da sola, come i rampantoni di Wall Street vogliono far credere insieme ai polpettoni mucciniani, ma nasce sempre partendo da una collettività che ti da la possibilità di poterlo fare. E con la quale c'è e ci deve essere un rapporto di diritti e di doveri. Come in una famiglia.

sono d'accordo con questo tizio che dici tu

[djcarmine]

Il problema è che non vi rendete conto cosa significhi lavorare. Lavorare vuol dire dare un prezzo al vostro tempo, quel tempo che in realtà è inestimabile, poichè unico ed irripetibile, quindi l'unico motivo per cui vale realmente la pena lavorare è farlo per lo Stato, ovvero per noi e gli altri.

ci stai dicendo che dobbiamo puntare a un posto nel comune, la mattina marchi e po fai chell che cazz vuò tu

[SalvyTheCrow]

intanto pare che all'economia potrebbe finire Pier Carlo Padoan 
Si parla di 16 ministri, di cui 8 donne. L'unico nome certo è Alfano ancora all'interno.