Ma che antidemocratico ? Ma che stai dicendo ?
Ma hai capito che con l'attuale normativa uno straniero nato in Italia deve aspettare la maggiore età con residenza continuativa per richiedere, entro un anno, la cittadinanza ? Ma ti pare normale ?
E perchè dobbiamo seguire gli altri Paesi che hanno società diverse ? Ma quando mai ci siamo fatti questi problemi sulle altre normative pendenti e scottanti ?
Chi nasce in Italia è italiano, non c'è discussione.
Vanno altresì diminuiti i tempi di conseguimento della cittadinanza per lo straniero residente in Italia, attualmente di dieci anni (cinque per l'apolide), che è un discorso diverso.
E mo mi defilo perchè mi stai facendo spostare la nervatura con queste tesi che giusto La Russa può appoggiarti facendo pure il saputo, lo ius sanguinis è un principio giuridico obsoleto e non al passo con i tempi, nato in un mondo polarizzato e defunto. Per fortuna che militanti, parlamentari ed elettori sono in gran parte più intelligenti di quella scimmia urlatrice che va predicando queste stronzate fasciste appoggiandosi ad ordinamenti completamente diversi.
E io ti ripeto: un bambino di due anni, nato in Congo, ha meno diritto del fratello nato in Italia di esser cittadino? Ed il secondo di più? Pure essendo vissuti entrambi in Italia lo stesso tempo? E invece di fratelli parliamo di due soggetti, uno nato in Italia da genitori congolesi, ma che lascia il paese dopo pochi anni dalla nascita sul territorio italiano, mentre un altro nato in Congo e giunto in Italia a quattro anni, ma che ci è cresciuto e vissuto. Il primo ha più diritti del secondo alla cittadinanza? Il secondo è giusto che aspetti i 18? Ed il primo ,se poi se ne è andato in Germania, per dire, si deve portar dietro la nostra cittadinanza? Anche se in Italia ci è giusto nato?
Spero tu saprai che in alcuni paesi europei non è prevista nemmeno la doppia cittadinanza, un nato in Italia da immigrati congolesi che si trasferisce in Germania poco dopo la nascita, che fa? Ha tre cittadinanze?
Bisogna fare delle leggi il più possibile giuste e democratiche, che siano in grado sia di garantire la cittadinanza secondo dei principi di equità, ma anche di prevenirne abusi o conflitti.
Lo ius soli tout court proposto non tiene conto di questi aspetti. Bisogna invece, in maniera logica, democratica e assennata, mediare tra le due posizioni.