Io più che di ciclicità legata a una visione ideologica ben precisa della realtà (Marxismo-Capitalismo), partirei dal principio, dalla capacità ciclica delle idee di radicarsi, di evolversi, di affermarsi per poi lasciare il passo a idee nuove, a un miglioramento o a un accantonamento delle stesse. Non vedo sinceramente come possano essere attuali tali modelli di riferimento, né vedo nell'una e nell'altra visione ideologica la capacità di affermarsi concettualmente e concretamente nel 2013. Insomma il Marxismo è una specie di vangelo laico intriso di ricette economiche sbagliatissime, se rapportate non solo al presente, ma pure al passato, ma soprattutto di idealismo fine a se stesso. È come pretendere di fare eziologia spicciola prendendo per buoni gli eventi narrati nell'Apocalisse di Giovanni. Io lo vedo come uno strumento allegorico, che ha prodotto discussioni, grandi istanze di rinnovamento, storture nella sua interpretazione letterale, nelle ricette economiche e la volontà di riformare un sistema, già al collasso di per sé. Ma questo è principalmente il secolo scorso.
La Politica vive di questo dualismo: idee e concretizzazione/ispirazione dalle stesse da cui derivano i fatti, ovvero l'attività legislativa ed economica vera e propria. Quando la Politica è, diviene ostaggio di tale idealismo, perdendo di vista la realtà, il tentativo di concretizzazione delle proprie linee guida attraverso leggi, decreti, riforme, produce le peggiori contraddizioni, produce immobilismo. Ora io non so quanto ci sia di marxista o capitalista nell'abrogare leggi, o stabilire riforme concrete nel 2013. So che un modo di proporre qualcosa di innovativo, coraggioso, riformatore deve essere il criterio distintivo della Nuova Politica, in particolare quella dei Democratici, rispetto a modelli del passato o conservatori/demagogici proposti da altre forze politiche, senza che questa venga ispirata da retaggi marxisti del secolo scorso.
Guarda che Marx parte proprio dalla realtà....non so se ti è mai capitato di leggerlo ma in ogni sua opera dimostra un'aderenza alla realtà che altri filosofi(ne ho letti abbastanza da poterlo dire)non hanno....il pensiero di marx è profondamente radicato nella realtà. Prova a leggere il capitale e incontrerai una serie di passaggi in cui il pensatore riporta la situazione reale delle città industriali europee...gran parte dei suoi passaggi speculativi sono corroborati dalla quotidianità del suo tempo....al di là dei continui reportage su situazioni lavorative nelle diverse realtà industriali europee, nelle sue opere la stessa vita politica quotidiana viene tenuta in considerazione ed analizzata....marx discute di leggi emanate dai diversi stati, visiona trattati commerciali, accordi sindacali, partnership tra le multinazionali dell'epoca, tiene conto della qualità della vita nei diversi stati europee, visiona personalmente la situazione delle fabbrica, si spinge addirittura a valutare i processi di urbanizzazione delle città in ogni fase dell'evoluzione del capitalismo.
Da gran conoscitore del diritto (e della codificazione di esso ad opera di diversi stati)riesce a dimostrarne la funzionalità rispetto al sistema capitalistico(in qualsiasi opera di filosofia del diritto di tipo liberale troverai sempre conferma di questa dimostrazione!!!)
E continuo a non capire perchè guardi solo all'aspetto ideologico dell'intero pensiero marxista. La teoria del plusvalore, quella ad esso legata del pluslavoro, la teoria della caduta tendenziale del saggio del profitto o quella della riproduzione semplice,etc.etc. hanno una base scientifica che di ideologico contiene pochissimo...Il Capitale o anche Per la critica dell'economia politica sono prima di tutto opere scientifiche, poi tutto il resto. Credo abbia più formule logico/matematiche il Capitale che un'opera come Introduzione alla filosofia matematica di Russel....
Non capisco in base a quale conoscenza del pensiero marxista tendete a rivestirlo di un ideologismo integralista che esso non contiene.
Si parla di Marx senza davvero forse averlo mai letto, senza mai aver cercato di liberarlo da interpretazioni altre. Si continua oggi a volerne rintracciare le idee,la filosofia, la elaborazione scientifica nelle forme concrete del comunismo(partiti, ideologie, forme di stato...)