Ricapitoliamo: Bersani è nelle mani di Rodotà. O lo convince a ritirarsi entro domattina (cosa a questo punto assai difficile) oppure trova l'accordo coi 5 stelle ma deve portarsi appresso TUTTO il partito (cosa altrettanto difficile) e mettersi in ginocchio davanti ai moderati.
Bruciato Bersani, il Pd finisce nelle mani di D'Alema. Che trova il voto di Pdl, Scelta Civica e Sel ma viene schifato dai 5S. Dovrebbe farcela, ma occhio alla "controinsurrezione" dei bersaniani.
Rodotà significa accordo 5 stelle - Centro Sx per un governo di scopo.
D'Alema significa elezioni e Matteo Renzi candidato premier per il Pd (con il Pdl costretto a trovarsi un nuovo nome).