ps. mi fido di te Fiorè, non parli mai a caso, però l'IRI era un ente istituzionale assai complesso, quindi non è detto che vi siano state effettivamente responsabilità (se non di mancata vigilanza). Poi ne sai sicuro più di me, la mia è una domanda.
All'epoca delle privatizzazioni del governo D'Amato venivamo proprio da un feroce attacco speculativo alla lira, di cui attore fu anche Goldman Sachs, che comprò l'ex Credito Italiano a una quotazione inferiore a quella di mercato e dopo una clamorosa svalutazione della nostra moneta nei confronti del dollaro. Il fatto che Prodi ne fosse consulente non mi pare una inezia, e più o meno per me si tratta dello stesso colossale conflitto di interessi che esiste oggi tra istituti bancari e società di rating, analisti e compagnia bella.
Ma Prodi fu attore di primo piano in molte privatizzazioni poco chiare e vere e proprie svendite. Per conto mio possiamo approfondire Credito Italiano (soprattutto il dumping bello e buono dopo la prima offerta di Merril Lynch) ma esistono molti casi eclatanti e documentati, come la vendita del gruppo Cirio, l'affare SME - De Benedetti, la vendita di Alfa Romeo a Fiat (e di nuovo in mezzo una società di consulenza di Prodi, con in ballo gli sfaccimma dei miliardi) ecc.
In generale Prodi, come anche Monti che ebbe un ruolo attivo e dimenticato all'epoca, è figlio degli stessi poteri che hanno colto in Mani Pulite la caduta del muro di Berlino italiano ed hanno s-venduto l'Italia alle lobby finanziarie anglosassoni nell'avvicendamento Ciapi-Amato-Dini. Per cui, per quanto si possa considerare un buon economista e un uomo di prestigio, io non lo reputo un brav'uomo. Anzi, credo che sia stato un abilissimo e ambiguo opportunista, cosa che non traspare dalla sua aria da prevetariello docile.
Come presidente della repubblica non so quanto vale. Onestamente penso ci fossero in ballo personaggi molto più sudici e condiscendenti, soprattutto più pericolosi per i nostri equilibri interni, ma d'altro canto non mi aspetto nessun baluardo, neppure simbolico, contro i poteri liberisti che ci dominano, per i fatti di cui sopra. Magari con Rodotà avrei potuto avere una simbolica illusione di fierezza.