Secondo me Grillo ha commesso un errore imperdonabile, ovvero non aver approfittato di un Bersani prostrato a 90 che gli offriva la possibilità di fare riforme bipartisan che con i balordi pidiellini non possono fare.
La pagherà molto cara.
Le elezioni premierebbero il nano, ergo meglio un inciucio o emigrare.
L'errore imperdonabile l'ha commesso se e solo se guardi al M5S come forza riformista e garantista della nuova politica.
Se guardi al MoVimento come quello che è, cioè come un partito politico con una base elettorale fatta di duri da culo basato sul nulla, si capisce che un appoggio al PD non solo non avrebbe creato futuro consenso ma avrebbe fatto perdere qualcosa visto che agli occhi dell'elettorato sarebbero apparsi come degli ennesimi accattoni una volta giunti al potere, quando sarebbe stata l'occasione giusta per costringere un compiacente PD a fare le riforme strutturali che servono al Paese.
Chiedere di formare un Governo solo M5S è non solo assurdo (non è il primo leader del Paese, non è il primo partito e non ha maggioranza in nemmeno una camera, sarebbe la dittatura di una minoranza) ma anche non etico (ti fa schifo dare fiducia alla vecchia politica ma non ti farebbe schifo riceverla?

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Grillo ha fatto campagna elettorale.
Grillo ha sempre puntato all'inciucio PD-PdL, dal giorno dopo le elezioni: il suo primo tweet dopo la tornata fu "faranno l'inciucio" quando poi la cosa è stata sconfessata dalle consultazioni di Bersani e la ricerca di dialogo che hanno bloccato con le loro irragionevoli pretese.
La speranza è che l'elettore medio capisca che una cosa è andare direttamente all'inciucio e un'altra essere costretti; ma vista la miopia italiana, penso proprio di no.
Che magari poi i D'Alema siano contenti di una roba del genere è un dubbio legittimo.
