L'impressione fatta dagli eletti grillini oggi è stata senza dubbio buona, è il gruppo parlamentare più giovane e con la maggior percentuale di laureati (non che bisogni essere laureati per fare politica, però questo dato contribuisce a dare il senso di una certa competenza sui tempi specifici, cosa della quale negli ultimi anni si è avvertita molto la mancanza, perché negli ultimi anni i politici, proprio per la loro scarsa conoscenza delle tematiche sulle quali legiferavano, sono stati troppo in balìa di tecnici spesso interessati).
Oggi poi ognuno di loro ha anche dichiarato i temi sui quali intende impegnarsi, e anche lì si sono sentite cose interessanti, dalla ricerca alla sburocratizzazione.
Tutto questo però non attenua, anzi acuisce, l'evidente irresponsabilità delle loro posizioni di questi giorni. Gli è stato offerto di andare al governo e di poter realizzare il loro programma, ma hanno messo al primo posto il proprio interesse di parte, per lucrare qualche voto in sede elettorale. Questa è proprio vecchia, vecchissima politica, e mi ricorda molto la tattica berlusconiana di fare politica in funzione dei sondaggi.
D'altra parte anche le posizioni anti-immigrati e le strizzate d'occhio all'evasione fiscale evidenziano una politica tesa a lisciare il pelo all'elettorato, eivtando di prendere posizioni giuste se non hanno un ritorno in termini di consenso.
Che si tratti di una formazione politica che mette insieme tutto e il contrario di tutto è evidenziato anche dalla scelta di una capogruppo alla Camera autrice di dichiarazioni quanto meno ambigue sul fascismo.
Qualche altra considerazione forse la farò dopo mangiato.
