Autore Topic: Politica Italiana  (Letto 548600 volte)  Share 

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Offline paris_san_gennar

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2080 il: 26 Febbraio, 2013, 13:00:56 pm »
Comunqe io volevo sapere una cosa, ma si deve parlare con Grillo o con il suo compare?
E se poi alle prossime elezioni (nel caso di voto tra 4 mesi) chi sarà il candidato del M5S, Grillo? No perché lui dice che non si è candidato e che non vuole fare politica.
Comunque, ripeto, l'Italia ha appena creato una nuova classe politica impreparata sulle tematiche più importanti del paese e che vuole fare pizza pulita senza pensare alle conseguenze. Perché è bello dire togliamo questo e togliamo quello, gratis questo e gratis quell'altro, ma se metti le cose aggratis dove li pigi i soldi per le strutture???
Faccio un esempio fetentissimo, internet per tutti, richiederà delle strutture, quindi degli impiegati che dovranno sia occuparsi delle strutture e del materiale, più altre persone. Ore sta gente no nlavora aggratis, da dove li pigliano i soldi per pagare sta gente o affidare gli appalti alle ditte che vinceranno un'ipotetica gara???
Non mi dite con la riduzione degli stipendi e l'eliminazione dei finanziamenti ai partiti, ca certe volte me pare o palto' di Napoleone di Miseria e Nobiltà....

Offline napoletanocrociato

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2081 il: 26 Febbraio, 2013, 13:01:44 pm »
un campano non può venirmi a dire una roba simile, oggi.
Liguria:
csx 33
grillo 30
cdx 24

Campania:
cdx 37%

E su...
Magari il voto nazionale riflettesse quello ligure  :asd:
No, infatti la Campania è una figura di merda costante ormai a livello nazionale.... prende più voti qui il Cdx qui che nella stragrande maggioranza delle altre regioni del paese... ed il bello è che qualche anno fa quando dicevo di essere tifoso del Parma molta gente mi diceva: "Ma ti rendi conto... tifi per una squadra del Nord come Parma.. Lì votano tutti Berlusconi e Lega e schifano il Sud"....
Allora tutti questi voti in Campania significa che ci facciamo schifo da soli..
Secondo me se non ci fosse il Sud Italia il cdx sarebbe morto da un pezzo.. e lo dico a malincuore veramente... qui comprano i voti con l'ignoranza ma soprattutto con la disperazione della gente... al nord solo con l'ignoranza....

Alemao

Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2082 il: 26 Febbraio, 2013, 13:03:01 pm »
questo lo dici tu.... :look:

aahhhh....ci fossero piu ingroia e meno alemao......  :lookair: :lookair:

Eh certo mo' che è rimasto senza lavoro e senza posto da parlamentare, mo' che non può più atteggiarsi a rivoluzionario ro cazz, mo' che è stato preso per il culo in modo talmente verosimile da Crozza, al punto che l'imitazione superava la realtà, l'unica cosa che può fare è jittarsi arint o cess iss e la Rivoluzione Civile.

Uno che invece di ammettere il proprio fallimento se la prende con Bersani, accusandolo di doversi dimettere, si commenta per quello che è: un grandissimo coglione.
« Ultima modifica: 26 Febbraio, 2013, 13:04:34 pm da Alemao »

Offline kurz

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R: Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2083 il: 26 Febbraio, 2013, 13:04:56 pm »
Volendo muovere una critica possiamo parlare di pizzarotti sindaco di quella fogna di città che è Parma.

Ha tagliato i fondi alla scuola pubblica e dato sovvenzioni a quelle private, e su questo forum ho letto sulla scuola gente che parlava dei testi digitali :rofl:

Ah senza parlare poi degli inceneritori, battaglia portata sempre avanti da Grillo con pizzarotti che mo ce iett pure a mamma dentro
gesucrì

Offline DioBrando

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2084 il: 26 Febbraio, 2013, 13:06:11 pm »
ma insomma, ma invece di fare il mea culpa si rosica su Grillo? Lo volete capire che Bersani si appresta all'inciucio e pure Letta ha dichiarato "niente elezioni anticipate"? Lo volete capire che Grillo è la conseguenza della miopia di una classe del PD morta e sepolta, che doveva lasciare spazio non ai "pischelli", perchè Renzi non è un ragazzino, ma a quelli che portano nuova energia e interpretano meglio la realtà del paese?

E continuano a non capirlo, perchè a loro interessa e interessava la poltrona, non il bene del paese.

La malattia del PD non è Grillo, semmai è la cura... Ma dipende sempre dal malato, se si vuol far curare...

Starfred

Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2085 il: 26 Febbraio, 2013, 13:08:13 pm »
Articolo (stranamente) leggibile di repubblica su scenari futuri

Spoiler
Nella notte più lunga della Repubblica a Roma molte luci restano accese. Circa 200 mila voti garantiscono a Bersani la vittoria alla Camera e il segretario è pronto a rivendicare per sé il compito di formare il governo, ma il Senato è una macchina lanciata in velocità senza nessuno alla guida. Una situazione che preoccupa il capo dello Stato e agita i partiti, tanto che nel Pd si ipotizza un ritorno anticipato alle urne. Già si parla di accorpare le Politiche con le Europee della prossima primavera.

Ma sul Colle la linea è di tenere saldi i nervi e la bussola. In mezzo alla tempesta Giorgio Napolitano è deciso a usare il timone istituzionale: il "dovere costituzionale" del capo dello Stato, al quale terrà fede, è infatti quello di provare a formare un governo sulla base dei risultati elettorali. E intende esplorare fino in fondo questa strada, attraverso le consultazioni. Nella possibile road map ecco perciò affacciarsi il ricorso ad un mandato esplorativo, col compito di "coltivare" spiragli e trattative fra i partiti, possibilmente già prima di Pasqua, entro il 25 marzo. Napolitano verificherà se in Parlamento una maggioranza potrà comunque vedere la luce, proverà a capire in tutti i modi se accordi e intese fra partiti (che oggi possono sembrare magari impossibili) alla fine possano consentirgli di affidare l'incarico di presidente del Consiglio. Missione tutt'altro che facile, e certo al Quirinale lo sanno bene. Ma per il Colle la strada non può essere che questa, e quindi non è piaciuta affatto quella corsa a ipotizzare immediatamente nuove elezioni anticipate (magari solo al Senato) che si è scatenata dalle parti del Pd. Con tutta la sua pericolosa scia di effetto-Grecia sui mercati internazionali, già turbati dal terremoto elettorale nel nostro paese.

Il capo dello Stato, che ha seguito nel suo appartamento privato l'andamento del voto, preparando i discorsi per il suo delicato viaggio in Germania che comincia oggi, ha uno strumento per misurare lo stato dell'arte dopo le elezioni: saranno le consultazioni con i partiti, a partire da metà marzo, che gli forniranno la chiave per capire se esiste un sentiero per dare un governo all'Italia. Parlare già di nuove elezioni, insomma, "è del tutto fuori luogo". Intanto perché Napolitano dovrebbe sciogliere a poche settimane dalla fine del suo settennato e, in ogni caso, tale richiesta dovrebbe partire non da una singola forza ma da tutti i partiti. Ipotesi poco plausibile. Inoltre l'idea di una dissoluzione immediata del parlamento appena eletto confligge con la necessità di votare il nuovo capo dello Stato, una procedura che inizierà dal 16 aprile.

Il Pd, al momento, è sotto choc: a caldo Enrico Letta e Stefano Fassina evocano apertamente il ritorno alle urne. Ma dal Quirinale la tentazione viene immediatamente bloccata. E forse non è un caso se Luciano Violante, a tarda sera, frena la rabbia di chi vorrebbe lanciarsi subito in un'altra campagna elettorale: "Spetta al capo dello Stato individuare una soluzione allo stallo. Bisogna ragionare a mente fredda, perché tornare a votare tra sei mesi con questa legge elettorale e con questa situazione economica non è semplicissimo".

Il problema è che Beppe Grillo, a cui dal Pd hanno già iniziato a lanciare messaggi discreti. Il "portavoce" del M5S al momento non offre alcuna collaborazione: "Niente inciuci e inciucetti. Berlusconi e Bersani sono due falliti". Dall'altra parte, al contrario, il Cavaliere è pronto a replicare la mossa del 2006: offrire disponibilità a un "governo di unità nazionale" con le riforme al primo punto del programma. Un'offerta insidiosa. "Basta contrapposizioni e delegittimazioni", spiega Roberto Formigoni, "tornare al voto è un'ipotesi sciagurata. Bisogna che da parte di tutti ci sia generosità". Generosità e disponibilità: le sirene di Berlusconi inizieranno da oggi a cantare su questo spartito. A rendere ancora più difficile per Bersani sottrarsi all'abbraccio del leader del Pdl c'è anche il fatto che i centristi suonano un'identica melodia. "Ci vuole responsabilità, va assicurato un governo al paese", ha detto Monti in conferenza stampa. "O qualcuno prova a ricostruire i ponti oppure si torna a votare - ragiona il centrista Ferdinando Adornato - perché al momento l'unico governo possibile è quello di unità nazionale".

Il problema per il Pd è che al posto di Aldo Moro stavolta c'è il faccione sorridente del Cavaliere, il "Caimano", il "Giaguaro". E pensare di farci un governo insieme, seppur a tempo, rischia di asfaltare per Grillo un'autostrada. Matteo Ricci, presidente della provincia di Pesaro e giovane turco bersaniano, dà voce alla consapevolezza che in queste ore attraversa tutto lo stato dirigente del partito: "Per noi il governo con Berlusconi è un suicidio politico. Nelle Marche, una regione rossa, Grillo è già primo partito. Al Pdl ha tolto la metà dei voti, ma anche a noi prende il 12 per cento". Il problema è che l'alternativa al momento non c'è. Anche se, per la verità, nelle prime conversazioni a caldo a largo del Nazareno si ipotizza quanto meno un percorso. Ovvero un incarico esplorativo affidato a Bersani, con il compito di trovarsi una maggioranza a palazzo Madama. Il presidente incaricato, forte della maggioranza a Montecitorio, lancerebbe un'offerta a tutti, a partire dai grillini. È questo il senso dello "scouting" di cui Bersani ha parlato in campagna elettorale. Proporre un programma di governo molto asciutto, con un attacco importante ai costi della politica, il dimezzamento dei parlamentari, l'abolizione delle province e, soprattutto, la nuova legge elettorale. Di fronte a proposte prese anche dal programma del Movimento 5 Stelle, sarà più difficile per i seguaci di Grillo sottrarsi al dialogo. Almeno questa è la sottile speranza a cui si aggrappano nel Pd.

Comunque Napolitano è nel semestre bianco (non nel senso che non chiava), quindi sarebbe anche impossibile per lui sciogliere le Camere :maronn:
questa situazione è un blackout dell'ordinamento in tutto e per tutto...penso che solo noi al mondo siamo riusciti a creare una roba del genere

Offline napoletanocrociato

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2086 il: 26 Febbraio, 2013, 13:08:20 pm »
Ma secondo voi il male minore quale sarebbe in questo momento?
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Offline kurz

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R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2087 il: 26 Febbraio, 2013, 13:09:11 pm »
Ma secondo voi il male minore quale sarebbe in questo momento?
Ammesso che ci sia...  :lookair:
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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2088 il: 26 Febbraio, 2013, 13:09:32 pm »
No, infatti la Campania è una figura di merda costante ormai a livello nazionale.... prende più voti qui il Cdx qui che nella stragrande maggioranza delle altre regioni del paese... ed il bello è che qualche anno fa quando dicevo di essere tifoso del Parma molta gente mi diceva: "Ma ti rendi conto... tifi per una squadra del Nord come Parma.. Lì votano tutti Berlusconi e Lega e schifano il Sud"....
Allora tutti questi voti in Campania significa che ci facciamo schifo da soli..
Secondo me se non ci fosse il Sud Italia il cdx sarebbe morto da un pezzo.. e lo dico a malincuore veramente... qui comprano i voti con l'ignoranza ma soprattutto con la disperazione della gente... al nord solo con l'ignoranza....

guarda che in Campania sono anni che si vota a sinistra, Caldoro e il voto di ora sono semmai la risposta alla mala politica del PD in Campania... Dove c'era un'alternativa forte, come a Napoli, si è votato De Magistris pur di non votare il berlusca...

Veramente non rendersi conto che la Campania è stata una roccaforte di sinistra distrutta da Bassolino, Iervolino e compagni, significa ignorare la storia della regione.

Starfred

Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2089 il: 26 Febbraio, 2013, 13:09:46 pm »
ma insomma, ma invece di fare il mea culpa si rosica su Grillo? Lo volete capire che Bersani si appresta all'inciucio e pure Letta ha dichiarato "niente elezioni anticipate"? Lo volete capire che Grillo è la conseguenza della miopia di una classe del PD morta e sepolta, che doveva lasciare spazio non ai "pischelli", perchè Renzi non è un ragazzino, ma a quelli che portano nuova energia e interpretano meglio la realtà del paese?

E continuano a non capirlo, perchè a loro interessa e interessava la poltrona, non il bene del paese.

La malattia del PD non è Grillo, semmai è la cura... Ma dipende sempre dal malato, se si vuol far curare...

Sarei curioso, non lo dico con polemica anzi (ah Diobrà se ti ho mai offeso, mi scuso :look:), di sapere cosa dovrebbe fare il PD adesso secondo te

Offline napoletanocrociato

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2090 il: 26 Febbraio, 2013, 13:10:18 pm »
Articolo (stranamente) leggibile di repubblica su scenari futuri

Spoiler
Nella notte più lunga della Repubblica a Roma molte luci restano accese. Circa 200 mila voti garantiscono a Bersani la vittoria alla Camera e il segretario è pronto a rivendicare per sé il compito di formare il governo, ma il Senato è una macchina lanciata in velocità senza nessuno alla guida. Una situazione che preoccupa il capo dello Stato e agita i partiti, tanto che nel Pd si ipotizza un ritorno anticipato alle urne. Già si parla di accorpare le Politiche con le Europee della prossima primavera.

Ma sul Colle la linea è di tenere saldi i nervi e la bussola. In mezzo alla tempesta Giorgio Napolitano è deciso a usare il timone istituzionale: il "dovere costituzionale" del capo dello Stato, al quale terrà fede, è infatti quello di provare a formare un governo sulla base dei risultati elettorali. E intende esplorare fino in fondo questa strada, attraverso le consultazioni. Nella possibile road map ecco perciò affacciarsi il ricorso ad un mandato esplorativo, col compito di "coltivare" spiragli e trattative fra i partiti, possibilmente già prima di Pasqua, entro il 25 marzo. Napolitano verificherà se in Parlamento una maggioranza potrà comunque vedere la luce, proverà a capire in tutti i modi se accordi e intese fra partiti (che oggi possono sembrare magari impossibili) alla fine possano consentirgli di affidare l'incarico di presidente del Consiglio. Missione tutt'altro che facile, e certo al Quirinale lo sanno bene. Ma per il Colle la strada non può essere che questa, e quindi non è piaciuta affatto quella corsa a ipotizzare immediatamente nuove elezioni anticipate (magari solo al Senato) che si è scatenata dalle parti del Pd. Con tutta la sua pericolosa scia di effetto-Grecia sui mercati internazionali, già turbati dal terremoto elettorale nel nostro paese.

Il capo dello Stato, che ha seguito nel suo appartamento privato l'andamento del voto, preparando i discorsi per il suo delicato viaggio in Germania che comincia oggi, ha uno strumento per misurare lo stato dell'arte dopo le elezioni: saranno le consultazioni con i partiti, a partire da metà marzo, che gli forniranno la chiave per capire se esiste un sentiero per dare un governo all'Italia. Parlare già di nuove elezioni, insomma, "è del tutto fuori luogo". Intanto perché Napolitano dovrebbe sciogliere a poche settimane dalla fine del suo settennato e, in ogni caso, tale richiesta dovrebbe partire non da una singola forza ma da tutti i partiti. Ipotesi poco plausibile. Inoltre l'idea di una dissoluzione immediata del parlamento appena eletto confligge con la necessità di votare il nuovo capo dello Stato, una procedura che inizierà dal 16 aprile.

Il Pd, al momento, è sotto choc: a caldo Enrico Letta e Stefano Fassina evocano apertamente il ritorno alle urne. Ma dal Quirinale la tentazione viene immediatamente bloccata. E forse non è un caso se Luciano Violante, a tarda sera, frena la rabbia di chi vorrebbe lanciarsi subito in un'altra campagna elettorale: "Spetta al capo dello Stato individuare una soluzione allo stallo. Bisogna ragionare a mente fredda, perché tornare a votare tra sei mesi con questa legge elettorale e con questa situazione economica non è semplicissimo".

Il problema è che Beppe Grillo, a cui dal Pd hanno già iniziato a lanciare messaggi discreti. Il "portavoce" del M5S al momento non offre alcuna collaborazione: "Niente inciuci e inciucetti. Berlusconi e Bersani sono due falliti". Dall'altra parte, al contrario, il Cavaliere è pronto a replicare la mossa del 2006: offrire disponibilità a un "governo di unità nazionale" con le riforme al primo punto del programma. Un'offerta insidiosa. "Basta contrapposizioni e delegittimazioni", spiega Roberto Formigoni, "tornare al voto è un'ipotesi sciagurata. Bisogna che da parte di tutti ci sia generosità". Generosità e disponibilità: le sirene di Berlusconi inizieranno da oggi a cantare su questo spartito. A rendere ancora più difficile per Bersani sottrarsi all'abbraccio del leader del Pdl c'è anche il fatto che i centristi suonano un'identica melodia. "Ci vuole responsabilità, va assicurato un governo al paese", ha detto Monti in conferenza stampa. "O qualcuno prova a ricostruire i ponti oppure si torna a votare - ragiona il centrista Ferdinando Adornato - perché al momento l'unico governo possibile è quello di unità nazionale".

Il problema per il Pd è che al posto di Aldo Moro stavolta c'è il faccione sorridente del Cavaliere, il "Caimano", il "Giaguaro". E pensare di farci un governo insieme, seppur a tempo, rischia di asfaltare per Grillo un'autostrada. Matteo Ricci, presidente della provincia di Pesaro e giovane turco bersaniano, dà voce alla consapevolezza che in queste ore attraversa tutto lo stato dirigente del partito: "Per noi il governo con Berlusconi è un suicidio politico. Nelle Marche, una regione rossa, Grillo è già primo partito. Al Pdl ha tolto la metà dei voti, ma anche a noi prende il 12 per cento". Il problema è che l'alternativa al momento non c'è. Anche se, per la verità, nelle prime conversazioni a caldo a largo del Nazareno si ipotizza quanto meno un percorso. Ovvero un incarico esplorativo affidato a Bersani, con il compito di trovarsi una maggioranza a palazzo Madama. Il presidente incaricato, forte della maggioranza a Montecitorio, lancerebbe un'offerta a tutti, a partire dai grillini. È questo il senso dello "scouting" di cui Bersani ha parlato in campagna elettorale. Proporre un programma di governo molto asciutto, con un attacco importante ai costi della politica, il dimezzamento dei parlamentari, l'abolizione delle province e, soprattutto, la nuova legge elettorale. Di fronte a proposte prese anche dal programma del Movimento 5 Stelle, sarà più difficile per i seguaci di Grillo sottrarsi al dialogo. Almeno questa è la sottile speranza a cui si aggrappano nel Pd.

Comunque Napolitano è nel semestre bianco (non nel senso che non chiava), quindi sarebbe anche impossibile per lui sciogliere le Camere :maronn:
questa situazione è un blackout dell'ordinamento in tutto e per tutto...penso che solo noi al mondo siamo riusciti a creare una roba del genere

Questa regola del "semestre bianco" ha un significato logico o è stata inventata solo per rompere il caxxo in questo momento?

Offline napoletanocrociato

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Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2091 il: 26 Febbraio, 2013, 13:11:11 pm »
il Parma in serie c
Preferisco il Parma in C ed una situazione almeno normale e con una buona prospettiva in questo paese... che viceversa...

Offline kurz

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R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2092 il: 26 Febbraio, 2013, 13:12:28 pm »
guarda che in Campania sono anni che si vota a sinistra, Caldoro e il voto di ora sono semmai la risposta alla mala politica del PD in Campania... Dove c'era un'alternativa forte, come a Napoli, si è votato De Magistris pur di non votare il berlusca...

Veramente non rendersi conto che la Campania è stata una roccaforte di sinistra distrutta da Bassolino, Iervolino e compagni, significa ignorare la storia della regione.
uajo però se devi sentenziare sulle cose almeno dille bene, la CAMPANIA non NAPOLI non è mai stata una regione rossa, ja che ce la fai a capire la differenza fra regione e città, hai fatto pure le scuole grosse.
gesucrì

Starfred

Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2093 il: 26 Febbraio, 2013, 13:13:06 pm »
Questa regola del "semestre bianco" ha un significato logico o è stata inventata solo per rompere il caxxo in questo momento?


la ratio è di evitare i colpi di mano di un presidente della repubblica alla fine del mandato, ad esempio sciogliendo delle camere non favorevoli ad una sua rielezione

è una norma giustissima (art.88 cost)...il problema è che cade è fagiolo

Alemao

Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2094 il: 26 Febbraio, 2013, 13:14:27 pm »
ma insomma, ma invece di fare il mea culpa si rosica su Grillo? Lo volete capire che Bersani si appresta all'inciucio e pure Letta ha dichiarato "niente elezioni anticipate"? Lo volete capire che Grillo è la conseguenza della miopia di una classe del PD morta e sepolta, che doveva lasciare spazio non ai "pischelli", perchè Renzi non è un ragazzino, ma a quelli che portano nuova energia e interpretano meglio la realtà del paese?

E continuano a non capirlo, perchè a loro interessa e interessava la poltrona, non il bene del paese.

La malattia del PD non è Grillo, semmai è la cura... Ma dipende sempre dal malato, se si vuol far curare...

Grillo ha preso voti a tutti i partiti. Di base ha avuto la grande intuizione di portare in Parlamento gente che il Parlamento non lo ha mai visto, a differenza dei catafalchi di Pd, Pdl, Sel e Lega e lo ha fatto nel modo migliore, non garantendo a nessuno di questi gli stessi privilegi economici derivanti dallo status da parlamentare. Non ci sono le categorie di giudici e avvocati che di norma vengono elette quasi a mo' di corporazione da destra e sinistra.

La gente non è scema e questo lo ha interpretato come un grande messaggio.

È invece assai inquietante il metodo di selezione dei candidati: tramite internet e l'inesperienza la si è vista tutta, quando a Piazza S. Giovanni sono stati chiamati uno ad uno i candidati, quando hanno parlato della rava e la fava, con la stessa vulgata di un Jovanotti al concerto del 1° Maggio.
« Ultima modifica: 26 Febbraio, 2013, 13:15:30 pm da Alemao »

Offline DioBrando

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2095 il: 26 Febbraio, 2013, 13:16:05 pm »
Sarei curioso, non lo dico con polemica anzi (ah Diobrà se ti ho mai offeso, mi scuso :look:), di sapere cosa dovrebbe fare il PD adesso secondo te

Togliere Bersani dalle palle, presentare Renzi come leader, eliminare alcuni dei plurieletti, propore leggi chiare sui mandati politici e tutto ciò che ne consegue, proporre fin da ora una riforma elettorale, prendere posizione chiara in merito alla riforma degli enti locali in favore di una riduzione degli stessi... Parlare più con i cittadini e meno con le televisioni... Parlare meno di Berlusconi e cercare un'apertura forte con Grillo e Ingroia, accettando anche di preparare una politica comune...

Ecco come si possono riprendere e nel contempo far appassire velocemente Grillo: inglobandolo, non osteggiandolo.

Offline napoletanocrociato

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2096 il: 26 Febbraio, 2013, 13:16:33 pm »
guarda che in Campania sono anni che si vota a sinistra, Caldoro e il voto di ora sono semmai la risposta alla mala politica del PD in Campania... Dove c'era un'alternativa forte, come a Napoli, si è votato De Magistris pur di non votare il berlusca...

Veramente non rendersi conto che la Campania è stata una roccaforte di sinistra distrutta da Bassolino, Iervolino e compagni, significa ignorare la storia della regione.

Si, ma responsabilità forti ci sono anche a causa del fallimento del PD campano.... però io dicevo che ormai addossare le responsabilità del ventennio berlusconiano all'ascesa di Lega Nord mi sembra veramente poco giusto... In Campania c'è parecchia gente che vota Cdx... quindi non credo che noi campani siamo ostaggi di un Nord secessionista come qualche anno fa si diceva...

Offline rafel

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2097 il: 26 Febbraio, 2013, 13:17:11 pm »
Grillo ha preso voti a tutti i partiti. Di base ha avuto la grande intuizione di portare in Parlamento gente che il Parlamento non lo ha mai visto, a differenza dei catafalchi di Pd, Pdl, Sel e Lega e lo ha fatto nel modo migliore, non garantendo a nessuno di questi gli stessi privilegi economici derivanti dallo status da parlamentare. Non ci sono le categorie di giudici e avvocati che di norma vengono elette quasi a mo' di corporazione da destra e sinistra.

La gente non è scema e questo lo ha interpretato come un grande messaggio.

È invece assai inquietante il metodo di selezione dei candidati: tramite internet e l'inesperienza la si è vista tutta, quando a Piazza S. Giovanni sono stati chiamati uno ad uno i candidati, quando hanno parlato della rava e la fava, con la stessa vulgata di un Jovanotti al concerto del 1° Maggio.

Preferisco a uno di questi piuttosto che a uno che pensa al panino con la porchetta o mettersi la maschera di porco.  :sisi:

 "No sabe de lo que habla". Maradona: "¿Neymar mejor que Messi? Pelé se equivocó de pastilla.  "Pelé dijo que él era Beethoven. ¡Qué aburrido!. Debe haberse equivocado de nuevo de pastilla. Jamás en una cancha se habrá escuchado a Beethoven. Si él es Beethoven, yo soy el Ron Wood, el Keith Richards y el Bono del fútbol. Todos juntos, porque yo era la pasión del fútbol".  "ALLA NOSTRA ELIMINAZIONE HAI ESULTATO, MENTRE TU DALL'INTERO MONDO DEL CAL

Offline DioBrando

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Re:R: Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2098 il: 26 Febbraio, 2013, 13:18:23 pm »
uajo però se devi sentenziare sulle cose almeno dille bene, la CAMPANIA non NAPOLI non è mai stata una regione rossa, ja che ce la fai a capire la differenza fra regione e città, hai fatto pure le scuole grosse.

In Campania Bassolino è stato presidente dal 2000 al 2010, in CAMPANIA, REGIONE, capisci tu italiano??

Offline Gerardo Petti

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Re:Elezioni politiche 2013 (parte II)
« Risposta #2099 il: 26 Febbraio, 2013, 13:18:41 pm »
Questa regola del "semestre bianco" ha un significato logico o è stata inventata solo per rompere il caxxo in questo momento?

uno che sta per lasciare il suo incarico non dovrebbe poter decidere delle sorti del paese...questo sarebbe il principio su cui si basa la norma
Bale mi fa cagare a spruzzo, è un caprone.