In tal caso vorrebbe dire, per Grillo & Co., schierarsi in qualche senso. Contro Berlusconi o a favore di Bersani, ma schierarsi comunque.
E poi sicuro che con una nuova legge elettorale otterrebbero di nuovo tanto successo?
Ma soprattutto, con un risultato del genere: che senso ha per loro ritornare al voto?!
Non ho capito perche' sto governo puo' considerarsi instabile.
Ragazzi, il punto è questo. Mi permetto di spiegarvelo in quattro parole terra terra per chiarirvi i concetti.
L'Italia è una Repubblica bicamerale, cioè l'organo legislatore (Parlamento) sviluppa la sua attività attraverso due "assemblee" elettive, di eguale importanza, che rappresentano la società civile (principio rappresentativo).
Il Governo, organo collegiale (cioè composto da Presidente del Consiglio+Consiglio dei Ministri), competente dell'indirizzo politico di un Paese, ha un rapporto di fiducia con il Parlamento. Ciò significa che per avere questa "fiducia" ci dev'essere almeno un 51% di ogni camera che lo "sostiene" e approva i disegni di legge che presenta. Quindi c'è un legame fortissimo tra Parlamento e Governo nel nostro sistema costituzionale.
Una legge, presentata dal Governo fiduciato, deve passare in entrambe le camere per essere approvata (cd. navetta)
L'attuale legge elettorale è proporzionale, cioè assegna i seggi in proporzione alle quote elettorali. In teoria serve a rappresentare tutta la società italiana (che si suppone frastagliata) e portare lo scontro ideologico nelle aule parlamentari.
Nella pratica, se non ci fossero alcuni "correttivi" il Paese sarebbe ingovernabile per l'estrema rappresentatività di ognuno: questi sono lo sbarramento ed il premio di maggioranza.
Lo sbarramento non consente a partiti che non superano una certa soglia elettorale di entrare in parlamento, il premio di maggioranza consente al partito che ha avuto in proporzione più voti di avere il 51% dei seggi.
Andiamo ad analizzare l'attuale legge definita porcellum alla CAMERA:
ha sbarramento al 4% per lista singola ed al 10% per coalizione (con ammissione però di liste coalizzate solo se hanno il 2% dei voti); ciò fu studiato per incentivare la coalizzazione e diminuire la frammentazione, tramite sbarramenti più alti per chi si presenta da solo. Inoltre presenta premio di maggioranza verso chi ha la maggioranza dei voti proporzionali.
Che significa ?
Lista singola con il 3%---> non entra.
Coalizione di quattro liste con 15% totale che fanno 9%, 3%, 2%, 1% ---> entrano solo le prime tre.
Tre liste (coalizzate o meno, è lo stesso) prendono il 15 18 e 21% ? Il 51% dei seggi va alla lista che ha ottenuto più voti proporzionali, quindi all'ultima.
E quest'è la Camera.
Al Senato invece si assegna in base regionale, cioè non conta il COMPUTO TOTALE dei voti ma chi "vince" regione per regione.
Anche qui troviamo sbarramento (8% lista singola, 20% coalizione con almeno 3% per lista) e premio di maggioranza (55% dei seggi disponibili a chi fa proporzionalmente più voti) ma devono essere calcolate in base REGIONALE pure queste. Più popolosa è la regione più senatori assegna. Quindi se uno vince in Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia e Piemonte pur non avendo la maggioranza dei voti rischia di avere più seggi in Senato per questa porcata...
Il paradosso della legge è che alla Camera premia chi ha più voti nel totale ed al Senato premia chi vince nelle regioni più popolose...ed è per questo un Porcellum (oltre alle liste bloccate ed all'obbligo di identificare il candidato premier quando per costituzione è ancora il presidente della repubblica a dare l'incarico)
Ora noi siamo proprio in questa situazione con alla Camera una maggioranza precisa ed al Senato, per la sua assegnazione, un'assenza di maggioranza; questo è ingovernabilità visto che la fiducia, come detto, è bicamerale e necessita della maggioranza assoluta in entrambe le camere (cosa che non c'è).
Dall'avvento della seconda repubblica, le coalizioni si formano PRIMA del voto e pertanto sono coalizioni pre-elettorali; tu già sai chi sarà il leader di una coalizione ed il "candidato" presidente del consiglio. Anni fa non era così ed il Governo si formava solo dopo il voto grazie ad accordi POST elettorali...ecco perchè i Governi cadevano sempre nella stessa legislatura.
Con la scelta in precedenza del leader, questo non si può più fare...ne va della perdita della credibilità politica e, nella futura tornata elettorale, una grande pisciata in faccia.
Ed ecco che abbiamo, in parlamento, delle formazioni che non possono comunicare (pensiamo solo ai M5S che mandano a fanculo tutto e tutti cosa potrebbe succedere a livello elettorale se si alleassero con tizio e con caio) e quindi dare la fiducia, insieme, ad uno stesso Governo di un "colore" è fantasia. Pertanto, non essendoci maggioranza monocolore in una Camera ed essendo impossibili accordi duraturi il Paese è ingovernabile.
L'unica soluzione è un'alleanza momentanea che levi da mezzo la legge elettorale con il premio di maggioranza su base regionale al senato e che quindi se ne faccia una nuova che dia possibilità di formare maggioranze in entrambe le camere.
Insomma, quest'è. Spero di essere stato chiaro...