Ma ti rendi conto dell'assurdità metodologica della tua domanda?
Dovresti chiedere a chi ha adottato il provvedimento perché serve, non a noi perché non serve.
È chi ti deve giustificare l'azione a dover spiegare la necessità della stessa.
Qui non si può far altro che notare che o hai limitato pesantemente le libertà individuali o te ne sei fottuto il numero di morti sul tavolo è lo stesso.
Nemmeno si può evitare di evidenziare che una chiusura molto meno incisiva di quella di marzo ha appiattito e fatto calare la curva (in Italia quest'ultimo passo non è ancora effettivo, in Francia sì), e che magari in primavera la risposta è stata eccessiva e paranoica. All'epoca però la giustificazione era che il virus non si conoscesse, adesso avrebbe tutt'altro significato.
E allora forse forse bisognerebbe accettare anche che le pandemie siano eventi naturali rari incontrollabili e che vanno contenuti (non mitigati, contenuti) al netto delle possibilità umane e delle molteplici esigenze della società.
Sui confinamenti ti consiglio di leggere un po' di storia epidemiologica, nessuna pandemia della modernità ha avuto come risposta quella a cui stiamo assistendo adesso, e non certo per caratteristiche intrinseche.
Semplicemente poiché in Cina si è adottato quel meccanismo, chiunque non lo avesse adottato successivamente sarebbe risultato uno spietato figlio di puttana (appunto Boris Johnson), quindi si procede a oltranza verso lo scientismo dato che, o lo fai una volta e poi sei in grado di prevenire il ritorno del virus, oppure stai semplicemente spalmando un problema in un tempo esagerato, facendo crepare nel mentre decine di altre migliaia di persone che non hanno contratto il covid ma un ben più curabile tumore, la leucemia o una semplice peritonite.