Autore Topic: Napoli, la nostra città  (Letto 567117 volte)  Share 

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micoste

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2680 il: 24 Ottobre, 2020, 23:32:01 pm »

Offline tony_

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2681 il: 24 Ottobre, 2020, 23:34:18 pm »
mah...io non ce lo vedo un barista o un cameriere di ristorante che si mette a fare la sassaiola con la polizia...

come ai tempi delle "rivolte" di pianura per la mozzezza di anni fa, erano ultras, pregiudicati e gentaglia pagata dal clan di nonno, di donno, come si chiamavano loro

poi, ognuno crede quello che vuole, è chiaro
io non ho mai visto un presidente di calcio senza proprio un minimo di passione, questo non ama Napoli ne il Napoli...ama la sua azienda Napoli, non ama i trofei, ama solo i ritorni economici...

Online ferro

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2682 il: 25 Ottobre, 2020, 00:06:37 am »
mah...io non ce lo vedo un barista o un cameriere di ristorante che si mette a fare la sassaiola con la polizia...

come ai tempi delle "rivolte" di pianura per la mozzezza di anni fa, erano ultras, pregiudicati e gentaglia pagata dal clan di nonno, di donno, come si chiamavano loro

poi, ognuno crede quello che vuole, è chiaro
La grandissima capocchia, io a Pianura c'ero e stavano massaie e ragazzi, qualche adulto maschio.
Tenevo 16 anni e mi ricordo le barricate con le sedie, materazzi e similari. Infatti la protesta era tranquilla poi non so come vedemmo volare le mazze (nel senso stretto, mazze di legno che volavano). Io stavo con mia zia e due miei cugini e ce ne iettm ma molta gente rimase.
Poi scrissero che fu organizzata dalla camorra e invece manco per il cazzo.


Marcello forse può confermare, non so se ne sa qualcosa di più na certamente non fu inizialmente organizzata dalla camorra.



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« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

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Napoli, la nostra città
« Risposta #2683 il: 25 Ottobre, 2020, 00:16:15 am »
Comunque ce ne furono molte di proteste e duró molto tempo il problema, con strade chiuse ecc quindi fu una situazione ancora più complessa.

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« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

Offline musicmad

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2684 il: 25 Ottobre, 2020, 01:54:41 am »
Ohh siii ripetilo ancora... La camorra, i fascisti, a gente merd, gli ultras...
Dai ripetilo ancora!

Ma veramente stamm a chest? Il problema della protesta di ieri è che da una parte ci sono i qualunquisti perbenisti giustizialisti cattolici di destra a criticare e dall'altra quelli della sinistra che pensa ancora infantilmente ad ogni protesta come una rivoluzione, che non c'era una discussione ideologica di mille mila anni dietro, cosa che di fatto non crea alcuna protesta nel momento in cui serve, e non capisce le istanze della gente ca se mor e famm o che fatica a nero e non ha un euro perchè troppo impegnati a guardare i film di nanni moretti sul 62" pollici oled mentre sorseggia succo di papaya e mangia un avocado con posate di mater-bi. Io ho sempre pensato che se un giorno ci dovesse essere una rivolta vera nel mondo quella verrà dalla gente comune che si rompe il cazzo dell'oppressione e cosi è stato ieri a napoli, poco da aggiungere.
grazie meret, speriamo che vada in depressione e si faccia di eroina, si deve levare dalle palle quanto prima, mannaccia la maronna infame

Offline musicmad

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2685 il: 25 Ottobre, 2020, 01:57:13 am »
E poi c'è tanta invidia da parte di tutti quei "compagni" che non sanno organizzare ormai manco la manifestazione in assemblea comunale e criticano perchè vulessr fa vulesser fa ma nun cia fann. Considerazione amara ma è cosi. Anzi ora che questa protesta ha preceduto un passo indietro imposto a de luca e forse a cui ha anche in parte contribuito, c'è chi ancora non si fa capace...Fare le cose come al 1800 ncap a llor, e po nun fann manc o cazz
« Ultima modifica: 25 Ottobre, 2020, 01:59:21 am da musicmad »
grazie meret, speriamo che vada in depressione e si faccia di eroina, si deve levare dalle palle quanto prima, mannaccia la maronna infame

Offline Capetiello

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2686 il: 25 Ottobre, 2020, 09:30:52 am »
La cosa che più rabbrividisce di tutta la faccenda è che quello più a sinistra sembra essere Salvini seguito a ruota dai ratti neofascisti. È lampante come lo stiano facendo solo per il consenso, ma vaglielo a spiegare tu all'analfabeta funzionale di turno.
Magari non è il caso di Napoli ma l'Italia finirà con un plebiscito nelle mani della Lega, non fosse per la componente razziale Salvini avrebbe preso tipo già l'80% anche del Sud.
Se penso a quello che ci aspetta da qui al 2022...
Il giorno in cui Ancelotti muore vi porto al ristorante.

Offline Leyton

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2687 il: 25 Ottobre, 2020, 11:01:02 am »
Nientedimeno pure Feltri ha difeso la scesa in piazza dei napoletani a conferma di quello che dite nei post precedenti

nosocomio

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2688 il: 25 Ottobre, 2020, 11:19:39 am »
Insomma:
- tutto chiuso alle 18.00 da lunedì a venerdì;
- alle 23 coprifuoco;
- in Campania no mobilità interprovinciale;
- smart working e dad;
- chiusura totale di cinema, teatri, palestre e piscine;
- nel weekend e festivi chiusi i centri commerciali.

È praticamente un lockdown, a cui si aggiungono le zone rosse dove opportuno, uguale a marzo.
Prossimo step limitano la mobilità interregionale, anticipano l'orario di coprifuoco e levano da mezzo ristoranti e bar la sera pure nel weekend.
Rispetto a marzo puoi uscire a prendere un po' di aria, ma chell è.

nosocomio

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2689 il: 25 Ottobre, 2020, 12:17:43 pm »
Non è un lockdown volontario, è gentilmente accompagnato.
La situazione rispetto a marzo comunque è diversa. All'epoca c'era la paura di un virus che non si conosceva e si pensava avesse una letalità molto più alta, complice gli errori ospedalieri e il fatto che in Lombardia fosse esplosa una bomba tra le mani di una sanità naturalmente impreparata e non a causa di errori direttamente imputabili a essa. C'era sdegno per le mancate zone rosse nel bergamasco, ma il sentimento era di solidarietà e comprensione emergenziale. Inoltre alle spalle esisteva una situazione economica endemicamente difficile, ma non disastrata.
Oggi c'è grande rabbia per il nulla attuato dalle istituzioni post prima ondata, si percepiscono le restrizioni come una colpa di manovratori politici scarsi e i morti non fanno più effetto. La gente si è anestetizzata, come quelli che scopavano in Vietnam sotto le bombe. Anche mille decessi al giorno sarebbero ormai accettati con fatalismo e imputati a chi non si è preparato per tempo, lasciando la classe medica sola e in condizione di operare comunque scelte orribili sulle vite delle persone.

Per il resto, io schifo la Cina non per le menate sul virus in laboratorio e scemenze del genere, ma per aver dato luogo al leit-motiv di questi assurdi confinamenti, quando poi cifre alla mano si tratta semplicemente di fare sì che la natura finisca il suo percorso su soggetti che hanno raggiunto l'aspettativa di vita. La mortalità media della covid-19 è 82 anni, dello 0.5% di contagiati che finiscono in terapia intensiva la percentuale 18-50 è dello 0.08, decessi inesistenti, e di quello 0.5% lo 0.35% è costituito da over 75. Il tutto accompagnato da patologie e condizioni fisiche non ottimali.
Sarebbe da applicare un reverse triage per cui l'ottantenne non lo curi più per dar spazio al sessantenne e settantenne, sono condizioni terribili ma la sanità italiana - soprattutto al sud - non si è fatta scrupolo di applicarle in passato e chiunque non fosse d'accordo sarebbe il caso se la prendesse con il Governo e le Regioni che hanno cazzeggiato quando i cittadini (untori e colpevoli) gli avevano dato ben sei mesi.
E sia chiaro che nessuno sta dicendo "torniamo a vivere come prima", perché è chiaro che l'ondata vada contenuta e l'equilibrio non può essere totalmente a favore delle esigenze economiche, ma francamente anche solo parlare di un secondo lockdown significa essere totalmente sconnessi dalla realtà e non capire come possa finire questa cosa per un intero sistema-paese.
« Ultima modifica: 25 Ottobre, 2020, 12:19:26 pm da nosocomio »

Offline Artem Dzyuba

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2690 il: 25 Ottobre, 2020, 12:53:21 pm »
Non è un lockdown volontario, è gentilmente accompagnato.
La situazione rispetto a marzo comunque è diversa. All'epoca c'era la paura di un virus che non si conosceva e si pensava avesse una letalità molto più alta, complice gli errori ospedalieri e il fatto che in Lombardia fosse esplosa una bomba tra le mani di una sanità naturalmente impreparata e non a causa di errori direttamente imputabili a essa. C'era sdegno per le mancate zone rosse nel bergamasco, ma il sentimento era di solidarietà e comprensione emergenziale. Inoltre alle spalle esisteva una situazione economica endemicamente difficile, ma non disastrata.
Oggi c'è grande rabbia per il nulla attuato dalle istituzioni post prima ondata, si percepiscono le restrizioni come una colpa di manovratori politici scarsi e i morti non fanno più effetto. La gente si è anestetizzata, come quelli che scopavano in Vietnam sotto le bombe. Anche mille decessi al giorno sarebbero ormai accettati con fatalismo e imputati a chi non si è preparato per tempo, lasciando la classe medica sola e in condizione di operare comunque scelte orribili sulle vite delle persone.

Per il resto, io schifo la Cina non per le menate sul virus in laboratorio e scemenze del genere, ma per aver dato luogo al leit-motiv di questi assurdi confinamenti, quando poi cifre alla mano si tratta semplicemente di fare sì che la natura finisca il suo percorso su soggetti che hanno raggiunto l'aspettativa di vita. La mortalità media della covid-19 è 82 anni, dello 0.5% di contagiati che finiscono in terapia intensiva la percentuale 18-50 è dello 0.08, decessi inesistenti, e di quello 0.5% lo 0.35% è costituito da over 75. Il tutto accompagnato da patologie e condizioni fisiche non ottimali.
Sarebbe da applicare un reverse triage per cui l'ottantenne non lo curi più per dar spazio al sessantenne e settantenne, sono condizioni terribili ma la sanità italiana - soprattutto al sud - non si è fatta scrupolo di applicarle in passato e chiunque non fosse d'accordo sarebbe il caso se la prendesse con il Governo e le Regioni che hanno cazzeggiato quando i cittadini (untori e colpevoli) gli avevano dato ben sei mesi.
E sia chiaro che nessuno sta dicendo "torniamo a vivere come prima", perché è chiaro che l'ondata vada contenuta e l'equilibrio non può essere totalmente a favore delle esigenze economiche, ma francamente anche solo parlare di un secondo lockdown significa essere totalmente sconnessi dalla realtà e non capire come possa finire questa cosa per un intero sistema-paese.
Non c'è nient'altro da dire.
Adda venì Baffone!

nosocomio

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2691 il: 25 Ottobre, 2020, 13:26:52 pm »
Ci sarebbe anche da riflettere su sti maronn e DPCM. Ma é mai possibile che esista un’atto nel nostro ordinamento ca NU Po esser discusso da nessuno in parlamento, in tribunale dal presidente della repubblica? Cioè la facilità con la quale in un paio d’ore si decide di chiudere mezzo paese é sconcertante.

è un discorso molto complesso e la risposta sarà lunga.
Se parliamo di limitazioni della libertà di circolazione e di iniziativa economica privata (16 e 41 Cost.) in teoria si può fare.
L'impianto giuridico che ha messo su il Governo è il seguente.
La Costituzione afferma:
- Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza;
- La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Vista così, prima facie, sembrerebbe che non si possa incidere su queste due libertà con una fonte gerarchicamente secondaria quale un'ordinanza contingibile e urgente della regione o un dpcm, regolamento dell'esecutivo.
In realtà, quando il costituente utilizza questa formula "vaga" è perché introduce una riserva di legge relativa, ossia la possibilità che nella normazione della materia concorra una fonte secondaria "di dettaglio" che trae legittimazione dalla fonte primaria "di principio".
Le ordinanze contingibili e urgenti della Giunta Regionale, inoltre, sono qualificate anche dalla legge 833/78 (che quindi funge da cappello) in materia sanitaria.

A me onestamente pare una ricostruzione non campata in aria ma non credibilissima, perché nel concreto sarà la fonte secondaria a restringere le libertà costituzionali, stante una formula molto vaga adottata nella "legge-quadro", e cioè un decreto legge convertito.
Penso che siamo al di fuori sia della stretta esecuzione che della integrazione o attuazione di cui all'art.17 l.400/88 con cui si qualificano i regolamenti, un coordinamento reale tra principio e dettaglio sarebbe più opportuno se CON LEGGE O ATTO AVENTE FORZA DI LEGGE si disciplinasse la chiusura delle attività economiche e la riduzione della libertà di circolazione, poi con FONTE SECONDARIA REGIONALE si puntualizzassero le modalità di chiusure, in conformità anche all'art.117 cost. che identifica la salute come materia di competenza concorrente stato/regione e la cui potestà regolamentare spetta proprio alla regione stessa.
Inoltre, la Costituzione in "casi di necessità e urgenza" prevede uno strumento apposito che non è il DPCM ma il decreto legge(con tutte le garanzie che comporta la conversione parlamentare), invece qui si sta riducendo una questione complessa a un susseguirsi di fonti secondarie che sono lo strumento dei poteri esecutivi e dubito che trovasse il gradimento dei padri costituenti.
Qualche perplessità ce l'ho, e i TAR (non la Corte Costituzionale, a cui non possono essere sottoposti a giudizio i regolamenti) sarebbe il caso che si esprimessero, se interpellati. Mi pare che qualche giudice ordinario abbia già sollevato dei dubbi.

Per quanto riguarda il confinamento, invece, non siamo nell'articolo 16 ma nell'articolo 13 visto che incide direttamente sulle libertà personali imponendo una forma di restrizione quasi parallela agli arresti domiciliari, che viene definita non a caso misura cautelare, coercitiva e custodiale.
Qui la costituzione non lascia adito a perplessità:
- Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
Parliamo di una doppia riserva: ASSOLUTA di legge (cioè non si possono emanare regolamenti) e di giurisdizione.
Perciò onestamente i lockdown, articolo 13 alla mano, non solo non mi paiono ammettere il coinvolgimento della fonte regolamentare (se non, come dice parte della dottrina, in caso di stretta esecuzione) ma vanno pure oltre i limiti previsti dalla Carta Costituzionale.
Già con i coprifuoco siamo al limite.

Sarebbe il caso che una parolina il Presidente della Repubblica la dicesse, perché capisco l'emergenza sanitaria però siamo fuori qualsiasi bilanciamento non solo con le esigenze economiche, fondamentali a una società, ma pure con le libertà fondamentali.
Però se l'unico sussulto del settennato Mattarella l'ha avuto quando si trattava di bloccare la nomina a ministro dell'economia del non gradito all'UE Savona, beh...
« Ultima modifica: 25 Ottobre, 2020, 13:28:30 pm da nosocomio »

nosocomio

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2692 il: 25 Ottobre, 2020, 14:08:24 pm »
Non ti può chiudere in casa, può però sensibilmente ridurre la tua circolazione e la libertà di iniziativa economica privata.
Non in quel modo, secondo me, ma può farlo.

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2693 il: 25 Ottobre, 2020, 14:22:48 pm »
Ma l'esercito dei benpensanti ora che han fatto bordello anche a Roma?

Online ferro

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Napoli, la nostra città
« Risposta #2694 il: 25 Ottobre, 2020, 14:37:09 pm »
Conte ha detto che non si farà un altro lockdown perché va protetta l'economia.

Poi per carità, chiudere dalle 18 e tutte le restrizioni ecc sono una grande restrizione ma è ben diverso dal lockdown totale.

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« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

Offline Uranio

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2695 il: 25 Ottobre, 2020, 14:41:17 pm »
il 9 ho un volo per Valencia, possibilità che non mi fanno partire?

Offline raistlin980

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2696 il: 25 Ottobre, 2020, 17:12:55 pm »
Stanno tornando i selfie degli infermieri conditi da messaggi pieni di retorica.

Ma stai semp ccà?
Citazione da: Aurelio De Laurentiis
Bisogna ripetere, ripetere, vincere, vincere

Offline Neutrino

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Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2697 il: 25 Ottobre, 2020, 18:02:43 pm »
Ma stai semp ccà?
non lo sai che solo gli esercenti possono produrre retorica e chiagnute?

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micoste

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2698 il: 25 Ottobre, 2020, 20:10:41 pm »
I teatri chiusi, le chiese aperte. Dio cane

micoste

Re:Napoli, la nostra città
« Risposta #2699 il: 25 Ottobre, 2020, 20:14:10 pm »
Hanno avuto otto mesi per studiare un piano ad hoc in base alle specificità di ogni zona. E invece no: il bar più sperduto e il bar più frequentato dovranno seguire le stesse misure; gli esercenti che in questi mesi si sono adeguati (a proprie spese) alle misure ora chiudono come quelli che se ne sono sbattuti il cazzo; interi settori non sono tutelati in alcun modo. Che schifo