intervista a Nevio Scala su fiorentina.it
Mister Scala, si sta parlando molto del modulo di Montella e del gioco che esprime la Fiorentina. Si può vedere nel suo 5-3-2 ai tempi di Parma il precursore del modulo del momento in Serie A?
"Noi avevamo messo in pratica questo modulo già da Reggio Calabria; giocavamo con tre difensori e cinque centrocampisti e quindi direi che è in quel modo, al tempo criticato perché troppo difensivista, che abbiamo ottenuto i risultati migliori e quindi adesso non può che farmi piacere che ci sia questa riscoperta e che molte squadre abbiano adottato la possibilità di giocare in questa maniera.”
Dopo il Napoli di Mazzarri e la Juventus di Conte, ora anche la Fiorentina di Montella sta adottando questo modulo. I pro e i contro secondo lei?
"Dipende da come uno interpreta questo modulo, perché tre difensori a volte sono più che sufficienti, altre volte invece bisogna aggiungerne un quarto a seconda di come si sistema l’avversario. Ci sono tante piccole cose che bisognerebbe spiegare e studiare per essere chiari: quando la squadra avversaria gioca con una punta, a cosa servono quattro difensori? Posso giocare anche con due soli difensori, come facevamo noi con Bruno, Minotti e Apolloni; Grun, il più abituato a proporsi, spesso avanzava davanti alla difesa lasciando solo gli altri due dietro. Ci sono tante piccole sfumature e sfaccettature di questo modulo che danno vantaggi e svantaggi, dipende dall’allenatore saper sviluppare le alternative per poter essere sempre in superiorità numerica. E’ questo il segreto di ogni modulo, essere sempre, in ogni parte del campo, in superiorità numerica.”