Autore Topic: De Laurentiis Aurelio  (Letto 2548143 volte)  Share 

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Offline WhiteManCanJump

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2320 il: 12 Agosto, 2012, 18:32:11 pm »
Si, certo. Quando sarà noto il bilancio andremo a controllare. Per accadere una cosa del genere vuol dire che Vargas l'abbiamo preso in prestito a gennaio e poi riscattato a luglio. A me non risulta.

Ma io non credo che nel calciomercato, se l'affare si fa a 11 mln allora si danno tutti cash. Credo che il pagamento rateizzato sia diffusissimo, no?
Citazione da: Starfred
E a noi serve un titolare lì, non il Giaccherini iberico, uno che a 26 anni non è nessuno.

Offline DioBrando

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2321 il: 12 Agosto, 2012, 19:10:10 pm »
Gamberini + Behrami sono costati 10 mln, cmq :asdlook:
poi sei l'unico che non ha ascoltato (o non vuoi credere? :look: ) a DeLa che ha detto che i soldi spesi a gennaio per Vargas sono stati contabilizzati in questa sessione di mercato. quindi devi aggiungere altri 11-12 mln spesi :siasd:
mo mi scoccio di andare a controllare precisamente i soldi della champion's, ma mi ricordo che il totale era inferiore: se non 30, max 35.

cmq è cos' e nient, diobrà :siasd:


e i soldi della sessione prima chi se li è mangiati?  A parte questo Gamberini e Behrami arrivano a circa 10 con i bonus annessi, a quel punto si contano anche quelli del Pocho, si fa 30, e la differenza tra 28-8 o 30-10 è la stessa, i bonus non li metto mai ma visto che insisti. Sulla questione Vargas... Lo paghiamo a luglio? Bene, allora sti soldi si sottraggono dal precedente mercato (11) per sommarsi ai 17.5 del triello estivo, ergo si arriva a 28.5, sempre meno di quanto ricavato da Lavezzi (30), quindi il predente mercato abbiamo speso 11 milioni meno di quanto si pensava. Ancora restano i 27.734 milioni di premi champions cui si sommano 9.8 milioni di incasso... Torna a ripetere la matematica che a casa mia questa cifra fa 37.5.

http://www.calcionapoli24.it/?action=read&idnotizia=70482

la cosa che mi lascia basito è che noi ogni anno siamo stati in attivo, compreso l'anno delle spese pazze di Marino, pure senza i cospicui premi champions e gli enormi incassi fatti per 4 misere partite relative... Allora sti soldi dove vanno?
« Ultima modifica: 12 Agosto, 2012, 19:22:09 pm da DioBrando »

Offline Nunzius

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2322 il: 12 Agosto, 2012, 20:27:30 pm »
L'attivo non è mai stato stratosferico e ogni anno ha preso giocatori (anche se di merda) ha sistemato Castevolturno , spogliatoio del San Paolo, etc etc, inoltre devi rocordarti che il napoli sta riducendo progressivamente il suo indebitamento nei confronti di Unicredit, sua proprietaria effettiva (il Napoli è della Filmauro, la Filmauro è di una società che fa capo ad Unicredit, il Pappone è solo un gestore).
Pranzammo a Torre Annunziata con la tavola disposta proprio in riva al mare. Tutti coloro erano felici d'abitare in quei luoghi, alcuni affermavano che senza la vista del mare sarebbe impossibile vivere. A me basta che quell'immagine rimanga nel mio spirito.
J.W. GOETHE (da: "Viaggio in Italia") 13 marzo 1787

Offline wendell

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2323 il: 12 Agosto, 2012, 20:43:37 pm »
L'attivo non è mai stato stratosferico e ogni anno ha preso giocatori (anche se di merda) ha sistemato Castevolturno , spogliatoio del San Paolo, etc etc, inoltre devi rocordarti che il napoli sta riducendo progressivamente il suo indebitamento nei confronti di Unicredit, sua proprietaria effettiva (il Napoli è della Filmauro, la Filmauro è di una società che fa capo ad Unicredit, il Pappone è solo un gestore).
Attivo non stratosferico? Nel calcio 10 mln di attivo all'anno (oltre ai già lauti stipendi del cda) sono tanti. Siamo gli unici in Italia.
Il debito con Unicredit, relativo ai 30mln per l'acquisizione della società e costi di gestione nelle categorie inferiori, è già stato estinto dopo la seconda stagione di A.

Le osservazioni sui costi di Castelvolturno e San Paolo sono agghiaccianti. Entrambe strutture ridicole e in affitto, sono la principale vergogna di questa società.
« Ultima modifica: 12 Agosto, 2012, 20:45:28 pm da wendell »
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline metaversus

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2324 il: 12 Agosto, 2012, 20:49:16 pm »
Il day after.. splendido finale nell'articolo di Pagani, la pura essenza del delaurentismo Spoiler
1- LA CINA SCOPRE IL CINEPANETTONE DEL CALCIO
Malcom Pagani per Il Fatto
Più risoluto del Galliani di Marsiglia: "Fuori tutti dal campo, subito". Più efficace dell'indignato emiro del Kuwait, precipitato dalla tribuna al campo, in Spagna, nell'82, per ritirare i sudditi suonati dall'arbitro cornuto e dalla Francia. Più di chiunque altro perché De Laurentiis Aurelio, nato nello stesso giorno di maggio in cui il Piave mormorò, è competitivo e alla guerra di trincea preferisce il bombardamento.
Spegne la luce, segrega la squadra obbligandola a disertare la premiazione della Supercoppa, irradia in mondovisione la nuova frontiera di un non inedito, ma affinato trailer di purissimo calcio panettone. Accade a Pechino, dove un Napoli isterico, ridotto in 9 e senza guida tecnica (espulsi Zuniga, Pandev e anche Mazzarri) perde per 4-2 ai supplementari con una Juve che tra un pugno e l'altro, trova il tempo di festeggiare dedicando il trionfo commerciale, in coro polifonico, all'allenatore Conte, appena squalificato (10 mesi) per calcio scommesse.

Spettacolo lunare, visto da decine di milioni di spettatori, commentato all'estero, utile (sulla carta) a stipulare affari e proiettare l'immagine del nostro calcio nella mecca dei paesi che oggi comandano il gioco. All'ultimo stadio del dichiarazionismo, negli ultimi 15 giorni, Aurelio aveva esternato sull'intero scibile.
Prima la grottesca tiritera Pechino sì, Pechino no, Pechino più tardi, con annessi preventivi di penale ipotetica in caso di contratto stracciato, telefonate compulsive con Agnelli, crisette istituzionali con la Lega, fuoco amico della curva: "Pechino? Spediteci una cartolina. Noi Ultras non made in China!" e innocenti bugie: "Io non vado". Poi, perso per perso, mentre prenotava il volo, l'antico pragmatismo. La monetizzazione trasversale.

Ubiquo e umile sul San Marzano: "Mi piacerebbe poter investire in colture biologiche in Cina, importando la cultura contadina italiana. Sono un eccellente tecnico della distribuzione del prodotto, mi sarebbe facile organizzare la distribuzione del pomodoro anche per un miliardo e mezzo di persone".
Collaborativo sul cinema: "Un team di professionisti cinesi arriverà a Roma per realizzare un film scritto e pensato per il mercato della Cina". Tutto naufragato adesso, in uno specchio rovesciato che riflette il profilo delle future vittime di lazzi e barzellette. Una rivoluzione che archivia decenni di cinesi in coma, la pur immortale imitazione lotitesca: "Semo scesi a Pechino, ahò, ce stavano 3.000 cinesi, devi vede' che tifo ‘folza Lazio, folza Lazio'" e accende il faro sul solo De Laurentiis.
Meno di una settimana fa, in una delle tante conferenze stampa trasformate in avanspettacolo, Aurelio aveva scelto la nota elegiaca: "Ho prodotto un film sul rugby, si chiama terzo tempo". A tappe forzate ne ha mostrato la summa al pianeta, promuovendo il De Coubertin che è in lui. Maurizio Beretta (dimostrazione di impotenza assoluta) avrebbe cercato invano di convincerlo, mentre l'agente di Pandev, Pallavicino accarezzava l'uomo nero munito di fischietto, Mazzoleni su Twitter "Ancora tu" e sullo stesso network (contagio?) il Napoli con una nota avara, sintetizzava in rete senso e nucleo di una figura che sul web, in nutrita schiera, definivano "di merda":
"Al termine della partita di Supercoppa il Napoli ha deciso di non presenziare alla cerimonia di premiazione e non rilasciare dichiarazioni". Un bel clima, a 15 giorni dal campionato e in coda a un'estate che tra pentiti, patteggiamenti, sit-in minacciosi e quotidiani dileggi della giustizia sportiva ("dittatori", copyright Agnelli), aveva già mostrato un pozzo. Si riteneva fosse senza fondo e ci si sbagliava per difetto.
Il fondo è stato toccato. Non era mai successo. Merito di un signore che dicono dorma male e si risvegli peggio. Il Napoli in silenzio stampa (con De Laurentiis che una volta alla settimana tracima su doppi paginoni dei quotidiani specializzati) sarebbe la battuta migliore del mese. Se non precedesse la successiva. Basterà aspettare. Se i giornalisti sportivi sono "cafoni", le mani addosso un espediente a cui ricorrere e le croniste impertinenti (tema l'addio a Lavezzi) come riferisce il Corriere, si trovano arruolate loro malgrado: "Te ce metto a te nuda in mezzo al campo", si può essere ottimisti.
Meglio di tutti l'ha capito il collega Zamparini: "De Laurentiis deve fare i film, di calcio non capisce nulla. De Laurentiis recita". A volte a soggetto, altre d'impulso. Un giorno forse se ne andrà, come delicatamente, irritato dai risultati in altalena, aveva paventato ad aprile: "L'obiettivo reale? Voglio sta' nei primi 5... Non debbo fare karakiri (sic) o dire, come molti pontificano ‘è una stagione buttata nel cesso'". Pausa: "Ma che cazzo avete vinto a Napoli? Perché io poi me ne posso pure anda' perché poi uno si rompe i coglioni e se ne va... se io devo stare qui bisogna che tutti quanti armonizziamo... Stiamo con i piedi per terra, perché qui a Napoli (urlando, ndr) non funziona un cazzo. A Napoli c'è solo il calcio". Sospensione da Re Sole. "E allora, ringraziatemi".

e di rimando il buon Gianni Mura..sì la protesta di ieri, oggettivamente, è contro la stessa logica dello sport ma qui ci si dimentica che la juve non ha niente a che fare con valori come lealtà e sana competizione. Ben vengano ste figure di merda in mondovisione, è quel che merita il nostro sistema calcioSpoiler
2- È SUBITO CALCIO AL VELENO
Gianni Mura per La Repubblica

Sporco, brutto e cattivo. La promozione del calcio italiano in Cina è stata perfetta nel suo squallore, nella sua esasperazione, nel suo cosciente andare contro ogni simulacro di cultura sportiva. Benvenuti nel calcio italiano: questo è lo spot, il biglietto da visita e insieme la cartella clinica, che conosciamo da tempo, che arrivano da Pechino.


Facile, si dirà, scrivere queste cose durante un'Olimpiade, che oltre le medaglie qualcosa dovrebbe insegnare e, per chi abbia occhi e orecchie, effettivamente insegna, ma senza vantarsene, perché in fondo è naturale. È naturale che un pugile o un judoka si inchinino all'avversario e stringano la mano al suo tecnico, anche se sul verdetto pesa un arbitraggio sbagliato.

È naturale che pallavolisti e cestisti si salutino a fine partita. E' naturale e spontaneo congratularsi in pista con chi ti ha appena battuto, perché ha corso più veloce o ha lanciato più lontano di te. Certo, è facile ma anche inevitabile. La differenza non è tra sport poveri e sport ricchi, ma tra sportivi responsabili e sportivi irresponsabili.

Tra Juve e Napoli è stata una partita isterica, senza nemmeno la magra giustificazione delle tossine di fine stagione. Noi abbiamo altre tossine e non esitiamo ad esibirle tutte insieme al non tanto competente pubblico cinese, che per metà se ne era già andato sul 2-2 credendo che la gara fosse finita. Chi se n'è andato ha perso il piatto forte: la premiazione della squadra che aveva vinto, sola in campo perché quella che aveva perso se ne stava chiusa negli spogliatoi per protesta.


L'ultima, perché di proteste, accenni di rissa, insulti agli ufficiali di gara già si era fatto il pieno durante la partita. Un espulso, due, tre contando Mazzarri. Silenzio- stampa alla fine, tanto per gradire. Grazie, ma ci siamo abituati. E meno male che il presidente De Laurentiis è uomo di comunicazione, così almeno dicono. Non ricordo una così plateale mancanza di rispetto verso il pubblico, l'avversario, gli arbitri.

Chi si comporta così ha sempre torto, anche se può aver ragione in qualche episodio isolato. Chi si comporta così è irresponsabile perché non può ignorare di innescare una reazione a catena proprio in un momento delicatissimo per la credibilità del nostro calcio. Un momento che richiede comportamenti ponderati, sempre che la credibilità del calcio sia ancora in piedi.

«Peccato per questa cosa, ma è stato comunque un successo» ha commentato Beretta, presidente di Lega. Neanche il coraggio di chiamare «questa cosa» col suo nome: una figuraccia cosmica e un odioso «bentornati nel calcio italiano». Che è per definizione il più bello del mondo. Per chi ci crede, tra due sabati è già Campionato. E per chi non ci crede più, pure. Dopo due settimane di inchini e strette di mano, di nauseanti manifestazioni di fair play, torniamo a farci del male. Più sporchi, più brutti, più cattivi.

"Appartengo per nascita a quella gente accampata sotto un vulcano attivo. Conosciamo lunghissime pazienze e fuochi spenti. Ma quando arriva al bordo la colata di collera, la città si ritrova densa e compatta come lava. Nessun sismografo l' avverte quando è pronta e allora guai a chi tocca" Erri De Luca

Offline DioBrando

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2325 il: 12 Agosto, 2012, 21:04:31 pm »
L'attivo non è mai stato stratosferico e ogni anno ha preso giocatori (anche se di merda) ha sistemato Castevolturno , spogliatoio del San Paolo, etc etc, inoltre devi rocordarti che il napoli sta riducendo progressivamente il suo indebitamento nei confronti di Unicredit, sua proprietaria effettiva (il Napoli è della Filmauro, la Filmauro è di una società che fa capo ad Unicredit, il Pappone è solo un gestore).

guarda che Castel Volturno non l'abbiamo mica sistemata noi, ma i proprietari cui paghiamo l'affitto, noi di Castel Volturno possediamo solo i loghi con la N... Con Unicredti abbiamo chiuso i conti l'anno della B... Non abbiamo debiti bancari rilevanti... Poi la Filmauro fa capo ad Unicredit? ma sta minchiata dove l'hai letta? Il Gruppo Filmauro appartiene a De Laurentiis, il Napoli è controllata dal gruppo, cui paghiamo, secondo l'ultmo bilancio 14 milioni di contributi fiscali....

Sulla questione dell'assenza alla premiazione si è sbagliato, punto. Poi ci si mette a 90 nei confronti appunto di giornali e quantaltro, invece se ci si fosse presentati e protestato in conferenza stampa e nelle sedi apposite, non avrebbero potuto dire niente... Ora i torti subiti passano in secondo piano rispetto alle accuse nei nostri confronti...

Ancora una volta il pappone oltre allo scorno ci serve una fetida beffa...
« Ultima modifica: 12 Agosto, 2012, 21:09:14 pm da DioBrando »

Offline Nunzius

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2326 il: 12 Agosto, 2012, 21:13:33 pm »
guarda che Castel Volturno non l'abbiamo mica sistemata noi, ma i proprietari cui paghiamo l'affitto, noi di Castel Volturno possediamo solo i loghi con la N... Con Unicredti abbiamo chiuso i conti l'anno della B... Non abbiamo debiti bancari rilevanti... Poi la Filmauro fa capo ad Unicredit? ma sta minchiata dove l'hai letta? Il Gruppo Filmauro appartiene a De Laurentiis, il Napoli è controllata dal gruppo, cui paghiamo, secondo l'ultmo bilancio 14 milioni di contributi fiscali....


Con rispetto parlando, ma che staje ricenn:

AURELIO DE LAURENTIIS – Aurelio de Laurentiis, produttore cinematografico, imprenditore romano originario di Torre Annunziata, riceve dal Calcio Napoli il più importante flusso di entrate complessive. E dire che la sua Filmauro è uno dei giganti del cinema italiano, visto che produce ogni anno il proverbiale cinepanettone. Ma dalla divisione cinema non arriva il grosso dei profitti: “De Laurentiis fa i soldi con Lavezzi e Cavani e va sì e no pari con De Sica e Ghini”, scrive Turano. Sarebbe poi interessante sapere di chi è il Napoli: il problema è che non è davvero possibile saperlo, visto che la proprietà di Filmauro che controlla il Napoli è di proprietà di una fiduciaria di Unicredit, la Cordusio, che detiene il 90% del pacchetto. Organi societari sono parenti vari della famiglia de Laurentiis, il che, a giudizio, potrà essere meglio o peggio del precedente Napoli, quello di Corrado Ferlaino, che comprò Maradona e che in Consiglio mise Alfredo Vito, Clemente Mastella e Guido d’Angelo, uno per ogni corrente della Democrazia Cristiana. Prima di riuscirgli il colpaccio della presidenza del Napoli, che De Laurentiis ha tentato almeno 3 volte, il produttore cinematografico si butta nel mercato del bingo, il nuovo gioco che inizia a spopolare all’inizio degli anni 2000 in Italia. Con la sua Auro Bingo, De Laurentis sbarca nel settore con due società, Auro Bingo ed Euro Bingo, che seguono la (poca) fortuna che il bingo avrà in Italia, fallendo velocemente e finendo in liquidazione.

Tratto da: http://www.giornalettismo.com/archives/206415/chi-e-davvero-il-presidente-della-tua-squadra-di-calcio/
Pranzammo a Torre Annunziata con la tavola disposta proprio in riva al mare. Tutti coloro erano felici d'abitare in quei luoghi, alcuni affermavano che senza la vista del mare sarebbe impossibile vivere. A me basta che quell'immagine rimanga nel mio spirito.
J.W. GOETHE (da: "Viaggio in Italia") 13 marzo 1787

Offline DioBrando

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2327 il: 12 Agosto, 2012, 21:23:44 pm »
Con rispetto parlando, ma che staje ricenn:

AURELIO DE LAURENTIIS – Aurelio de Laurentiis, produttore cinematografico, imprenditore romano originario di Torre Annunziata, riceve dal Calcio Napoli il più importante flusso di entrate complessive. E dire che la sua Filmauro è uno dei giganti del cinema italiano, visto che produce ogni anno il proverbiale cinepanettone. Ma dalla divisione cinema non arriva il grosso dei profitti: “De Laurentiis fa i soldi con Lavezzi e Cavani e va sì e no pari con De Sica e Ghini”, scrive Turano. Sarebbe poi interessante sapere di chi è il Napoli: il problema è che non è davvero possibile saperlo, visto che la proprietà di Filmauro che controlla il Napoli è di proprietà di una fiduciaria di Unicredit, la Cordusio, che detiene il 90% del pacchetto. Organi societari sono parenti vari della famiglia de Laurentiis, il che, a giudizio, potrà essere meglio o peggio del precedente Napoli, quello di Corrado Ferlaino, che comprò Maradona e che in Consiglio mise Alfredo Vito, Clemente Mastella e Guido d’Angelo, uno per ogni corrente della Democrazia Cristiana. Prima di riuscirgli il colpaccio della presidenza del Napoli, che De Laurentiis ha tentato almeno 3 volte, il produttore cinematografico si butta nel mercato del bingo, il nuovo gioco che inizia a spopolare all’inizio degli anni 2000 in Italia. Con la sua Auro Bingo, De Laurentis sbarca nel settore con due società, Auro Bingo ed Euro Bingo, che seguono la (poca) fortuna che il bingo avrà in Italia, fallendo velocemente e finendo in liquidazione.

Tratto da: http://www.giornalettismo.com/archives/206415/chi-e-davvero-il-presidente-della-tua-squadra-di-calcio/


lo sai cos'è una fiduciaria?

La società fiduciaria è un'impresa che assume l'impegno di amministrare i beni per conto terzi, la rappresentanza di titolari di azioni e/o obbligazioni o l’organizzazione contabile di aziende appartenenti a terzi.

La gestione fiduciaria trova origine nell’intestazione a nome della società di titoli azionari appartenenti a terzi, mentre la titolarità di essi rimane in capo all’affidante. La società fiduciaria è inoltre sottoposta a particolari controlli pubblici proprio per garantirne la trasparenza.


Non è la proprietaria è proprio il contrario, amministra per De Laurentiis... Gli fa da scudo e garante, è il modo migliore per non far sapere i caxxi propri...
« Ultima modifica: 12 Agosto, 2012, 21:38:55 pm da DioBrando »

Offline Alex88

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2328 il: 12 Agosto, 2012, 22:48:00 pm »
L'attivo non è mai stato stratosferico e ogni anno ha preso giocatori (anche se di merda) ha sistemato Castevolturno , spogliatoio del San Paolo, etc etc, inoltre devi rocordarti che il napoli sta riducendo progressivamente il suo indebitamento nei confronti di Unicredit, sua proprietaria effettiva (il Napoli è della Filmauro, la Filmauro è di una società che fa capo ad Unicredit, il Pappone è solo un gestore).
Il Napoli è di Pozzo (cit.)

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2329 il: 12 Agosto, 2012, 23:25:53 pm »
Il day after.. splendido finale nell'articolo di Pagani, la pura essenza del delaurentismo Spoiler
1- LA CINA SCOPRE IL CINEPANETTONE DEL CALCIO
Malcom Pagani per Il Fatto
Più risoluto del Galliani di Marsiglia: "Fuori tutti dal campo, subito". Più efficace dell'indignato emiro del Kuwait, precipitato dalla tribuna al campo, in Spagna, nell'82, per ritirare i sudditi suonati dall'arbitro cornuto e dalla Francia. Più di chiunque altro perché De Laurentiis Aurelio, nato nello stesso giorno di maggio in cui il Piave mormorò, è competitivo e alla guerra di trincea preferisce il bombardamento.
Spegne la luce, segrega la squadra obbligandola a disertare la premiazione della Supercoppa, irradia in mondovisione la nuova frontiera di un non inedito, ma affinato trailer di purissimo calcio panettone. Accade a Pechino, dove un Napoli isterico, ridotto in 9 e senza guida tecnica (espulsi Zuniga, Pandev e anche Mazzarri) perde per 4-2 ai supplementari con una Juve che tra un pugno e l'altro, trova il tempo di festeggiare dedicando il trionfo commerciale, in coro polifonico, all'allenatore Conte, appena squalificato (10 mesi) per calcio scommesse.

Spettacolo lunare, visto da decine di milioni di spettatori, commentato all'estero, utile (sulla carta) a stipulare affari e proiettare l'immagine del nostro calcio nella mecca dei paesi che oggi comandano il gioco. All'ultimo stadio del dichiarazionismo, negli ultimi 15 giorni, Aurelio aveva esternato sull'intero scibile.
Prima la grottesca tiritera Pechino sì, Pechino no, Pechino più tardi, con annessi preventivi di penale ipotetica in caso di contratto stracciato, telefonate compulsive con Agnelli, crisette istituzionali con la Lega, fuoco amico della curva: "Pechino? Spediteci una cartolina. Noi Ultras non made in China!" e innocenti bugie: "Io non vado". Poi, perso per perso, mentre prenotava il volo, l'antico pragmatismo. La monetizzazione trasversale.

Ubiquo e umile sul San Marzano: "Mi piacerebbe poter investire in colture biologiche in Cina, importando la cultura contadina italiana. Sono un eccellente tecnico della distribuzione del prodotto, mi sarebbe facile organizzare la distribuzione del pomodoro anche per un miliardo e mezzo di persone".
Collaborativo sul cinema: "Un team di professionisti cinesi arriverà a Roma per realizzare un film scritto e pensato per il mercato della Cina". Tutto naufragato adesso, in uno specchio rovesciato che riflette il profilo delle future vittime di lazzi e barzellette. Una rivoluzione che archivia decenni di cinesi in coma, la pur immortale imitazione lotitesca: "Semo scesi a Pechino, ahò, ce stavano 3.000 cinesi, devi vede' che tifo ‘folza Lazio, folza Lazio'" e accende il faro sul solo De Laurentiis.
Meno di una settimana fa, in una delle tante conferenze stampa trasformate in avanspettacolo, Aurelio aveva scelto la nota elegiaca: "Ho prodotto un film sul rugby, si chiama terzo tempo". A tappe forzate ne ha mostrato la summa al pianeta, promuovendo il De Coubertin che è in lui. Maurizio Beretta (dimostrazione di impotenza assoluta) avrebbe cercato invano di convincerlo, mentre l'agente di Pandev, Pallavicino accarezzava l'uomo nero munito di fischietto, Mazzoleni su Twitter "Ancora tu" e sullo stesso network (contagio?) il Napoli con una nota avara, sintetizzava in rete senso e nucleo di una figura che sul web, in nutrita schiera, definivano "di merda":
"Al termine della partita di Supercoppa il Napoli ha deciso di non presenziare alla cerimonia di premiazione e non rilasciare dichiarazioni". Un bel clima, a 15 giorni dal campionato e in coda a un'estate che tra pentiti, patteggiamenti, sit-in minacciosi e quotidiani dileggi della giustizia sportiva ("dittatori", copyright Agnelli), aveva già mostrato un pozzo. Si riteneva fosse senza fondo e ci si sbagliava per difetto.
Il fondo è stato toccato. Non era mai successo. Merito di un signore che dicono dorma male e si risvegli peggio. Il Napoli in silenzio stampa (con De Laurentiis che una volta alla settimana tracima su doppi paginoni dei quotidiani specializzati) sarebbe la battuta migliore del mese. Se non precedesse la successiva. Basterà aspettare. Se i giornalisti sportivi sono "cafoni", le mani addosso un espediente a cui ricorrere e le croniste impertinenti (tema l'addio a Lavezzi) come riferisce il Corriere, si trovano arruolate loro malgrado: "Te ce metto a te nuda in mezzo al campo", si può essere ottimisti.
Meglio di tutti l'ha capito il collega Zamparini: "De Laurentiis deve fare i film, di calcio non capisce nulla. De Laurentiis recita". A volte a soggetto, altre d'impulso. Un giorno forse se ne andrà, come delicatamente, irritato dai risultati in altalena, aveva paventato ad aprile: "L'obiettivo reale? Voglio sta' nei primi 5... Non debbo fare karakiri (sic) o dire, come molti pontificano ‘è una stagione buttata nel cesso'". Pausa: "Ma che cazzo avete vinto a Napoli? Perché io poi me ne posso pure anda' perché poi uno si rompe i coglioni e se ne va... se io devo stare qui bisogna che tutti quanti armonizziamo... Stiamo con i piedi per terra, perché qui a Napoli (urlando, ndr) non funziona un cazzo. A Napoli c'è solo il calcio". Sospensione da Re Sole. "E allora, ringraziatemi".

e di rimando il buon Gianni Mura..sì la protesta di ieri, oggettivamente, è contro la stessa logica dello sport ma qui ci si dimentica che la juve non ha niente a che fare con valori come lealtà e sana competizione. Ben vengano ste figure di merda in mondovisione, è quel che merita il nostro sistema calcioSpoiler
2- È SUBITO CALCIO AL VELENO
Gianni Mura per La Repubblica

Sporco, brutto e cattivo. La promozione del calcio italiano in Cina è stata perfetta nel suo squallore, nella sua esasperazione, nel suo cosciente andare contro ogni simulacro di cultura sportiva. Benvenuti nel calcio italiano: questo è lo spot, il biglietto da visita e insieme la cartella clinica, che conosciamo da tempo, che arrivano da Pechino.


Facile, si dirà, scrivere queste cose durante un'Olimpiade, che oltre le medaglie qualcosa dovrebbe insegnare e, per chi abbia occhi e orecchie, effettivamente insegna, ma senza vantarsene, perché in fondo è naturale. È naturale che un pugile o un judoka si inchinino all'avversario e stringano la mano al suo tecnico, anche se sul verdetto pesa un arbitraggio sbagliato.

È naturale che pallavolisti e cestisti si salutino a fine partita. E' naturale e spontaneo congratularsi in pista con chi ti ha appena battuto, perché ha corso più veloce o ha lanciato più lontano di te. Certo, è facile ma anche inevitabile. La differenza non è tra sport poveri e sport ricchi, ma tra sportivi responsabili e sportivi irresponsabili.

Tra Juve e Napoli è stata una partita isterica, senza nemmeno la magra giustificazione delle tossine di fine stagione. Noi abbiamo altre tossine e non esitiamo ad esibirle tutte insieme al non tanto competente pubblico cinese, che per metà se ne era già andato sul 2-2 credendo che la gara fosse finita. Chi se n'è andato ha perso il piatto forte: la premiazione della squadra che aveva vinto, sola in campo perché quella che aveva perso se ne stava chiusa negli spogliatoi per protesta.


L'ultima, perché di proteste, accenni di rissa, insulti agli ufficiali di gara già si era fatto il pieno durante la partita. Un espulso, due, tre contando Mazzarri. Silenzio- stampa alla fine, tanto per gradire. Grazie, ma ci siamo abituati. E meno male che il presidente De Laurentiis è uomo di comunicazione, così almeno dicono. Non ricordo una così plateale mancanza di rispetto verso il pubblico, l'avversario, gli arbitri.

Chi si comporta così ha sempre torto, anche se può aver ragione in qualche episodio isolato. Chi si comporta così è irresponsabile perché non può ignorare di innescare una reazione a catena proprio in un momento delicatissimo per la credibilità del nostro calcio. Un momento che richiede comportamenti ponderati, sempre che la credibilità del calcio sia ancora in piedi.

«Peccato per questa cosa, ma è stato comunque un successo» ha commentato Beretta, presidente di Lega. Neanche il coraggio di chiamare «questa cosa» col suo nome: una figuraccia cosmica e un odioso «bentornati nel calcio italiano». Che è per definizione il più bello del mondo. Per chi ci crede, tra due sabati è già Campionato. E per chi non ci crede più, pure. Dopo due settimane di inchini e strette di mano, di nauseanti manifestazioni di fair play, torniamo a farci del male. Più sporchi, più brutti, più cattivi.

onestamente mi trovo d'accordo (come spesso accade) con Mura, con la pagliacciata dell'assenza alla premiazione ci abbiamo solo rimesso e siamo ovviamente passati dalla parte del torto (ora in pratica si parla solo di quello).
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Offline Freddo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2330 il: 12 Agosto, 2012, 23:33:21 pm »
onestamente mi trovo d'accordo (come spesso accade) con Mura, con la pagliacciata dell'assenza alla premiazione ci abbiamo solo rimesso e siamo ovviamente passati dalla parte del torto (ora in pratica si parla solo di quello).

Sinceramente a me non sembra che si parli solo del fatto che noi nonabbiamo partecipato alla premiazione, stavolta l'arbitraggio è stato scandoloso a detto di tutti a parte gli juventini. Questo sentendo e leggendo su internet. 
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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2331 il: 12 Agosto, 2012, 23:58:42 pm »
Sinceramente a me non sembra che si parli solo del fatto che noi nonabbiamo partecipato alla premiazione, stavolta l'arbitraggio è stato scandoloso a detto di tutti a parte gli juventini. Questo sentendo e leggendo su internet.

si ma sta venendo seppellito dalla storia della diserzione a mezzo stampa... Se avessimo presenziato e poi fatto una conferenza stampa accusatoria avrebbe avuto più risalto e non potrebbero recriminare niente, nè i giornali potrebbero appigliarsi a quest'episodio per ridurre l'impatto dell'arbitraggio. Attegiamento poco furbo e in parte inqualificabile, aggravato da un silenzio stampa che ha dato il là ad una requisitoria senza contradditorio... Pessima scelta, come sempre da quando c'è il Dela...

Offline Nunzius

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2332 il: 13 Agosto, 2012, 10:01:07 am »
lo sai cos'è una fiduciaria?

La società fiduciaria è un'impresa che assume l'impegno di amministrare i beni per conto terzi, la rappresentanza di titolari di azioni e/o obbligazioni o l’organizzazione contabile di aziende appartenenti a terzi.

La gestione fiduciaria trova origine nell’intestazione a nome della società di titoli azionari appartenenti a terzi, mentre la titolarità di essi rimane in capo all’affidante. La società fiduciaria è inoltre sottoposta a particolari controlli pubblici proprio per garantirne la trasparenza.


Non è la proprietaria è proprio il contrario, amministra per De Laurentiis... Gli fa da scudo e garante, è il modo migliore per non far sapere i caxxi propri...

La mia faccia sotto i tuoi piedi  :mascarallah:
Però sta cosa mi puzza, non vogliono far sapere i caxxi propri ma perchè tanta segretezza? In questo caso allora come riporta l'articolo che ho citato non si sa chi è il
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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2333 il: 13 Agosto, 2012, 10:30:22 am »
lo sai cos'è una fiduciaria?

La società fiduciaria è un'impresa che assume l'impegno di amministrare i beni per conto terzi, la rappresentanza di titolari di azioni e/o obbligazioni o l’organizzazione contabile di aziende appartenenti a terzi.

La gestione fiduciaria trova origine nell’intestazione a nome della società di titoli azionari appartenenti a terzi, mentre la titolarità di essi rimane in capo all’affidante. La società fiduciaria è inoltre sottoposta a particolari controlli pubblici proprio per garantirne la trasparenza.


Non è la proprietaria è proprio il contrario, amministra per De Laurentiis... Gli fa da scudo e garante, è il modo migliore per non far sapere i caxxi propri...
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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2334 il: 13 Agosto, 2012, 10:39:39 am »

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2335 il: 13 Agosto, 2012, 12:31:48 pm »
ADl ha parlat
http://www.tuttonapoli.net/?action=read&idnotizia=109030


Si deve fare na dose, si vede che è in crisi di astinenza  :troll:

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2336 il: 13 Agosto, 2012, 12:38:49 pm »


Offline tecnicadibase

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2337 il: 13 Agosto, 2012, 13:42:37 pm »
Pensavo peggio..speriamo mantenga la promessa dell'ultima frase. Ma tanto si sa "scurdammec o' passat.."

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2338 il: 13 Agosto, 2012, 16:21:39 pm »



bellissimo passaggio riportato dal cds (cito a memoria non testualmente): "Hanno voluto mandarci a Pechino, ma se l'avessimo organizzata in Italia come avevo proposto, organizzata congiuntamente da Filmauro e Fiat, avremmo guadagnato una decina di milioni di €"
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Offline DioBrando

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #2339 il: 13 Agosto, 2012, 17:24:59 pm »
bellissimo passaggio riportato dal cds (cito a memoria non testualmente): "Hanno voluto mandarci a Pechino, ma se l'avessimo organizzata in Italia come avevo proposto, organizzata congiuntamente da Filmauro e Fiat, avremmo guadagnato una decina di milioni di €"

si con presentazione di Luca e Paolo che fanno il giro di campo all'Olimpico col Jippone mostrando la coppa... Io spero che il CdS abbia scritto l'ennesima boiata del corso De Paola, perchè anche il mio cervello sfatto non concepirebbe una freddura simile... O forse si?   :brr: