Lunga ed interessante analisi finanziaria fatta dagli esperti di Calcio e Finanza sulle casse del Napoli. La società di Aurelio De Laurentiis risulta in calo per quanto riguarda il fatturato e i ricavi, andando a raffrontare l'esercizio del 2018 con quello precedente del 2017. Il calo dei ricavi va ad inficiare ovviamente su quello del fatturato e, rispetto allo scorso anno, ad incidere più di tutto è stata la minor affluenza al San Paolo. Il noto portale sottolinea però che il club azzurro risulta comunque in crescita, con i conti a posto. Una società virtuosa, grazie anche ai piazzamenti europei. Di seguito, nel dettaglio, alcuni stralci dell'analisi:
FATTURATO - "Partiamo dal dato più eclatante e più immediato: il fatturato o valore della produzione. La società di Aurelio De Laurentiis ha dichiarato per il bilancio dell’esercizio 2018 un fatturato pari a 215,5 milioni di euro, contro i 308 milioni del 2017. Gli azzurri, in virtù di questa perdita, sono scalati al 21esimo posto tra i club per fatturato più alto (il quinto club italiano dopo Juventus, Inter, Milan e Roma)".
FATTURATO STRUTTURALE - "Il fatturato ‘strutturale’ del Napoli – escluse le plusvalenze e l’Europa – è pari nello specifico 145 milioni, stesso valore che recitava il bilancio di 5 esercizi passati: la spesa effettiva in strutture nei 5 anni non sembra essere stata massiva. Per quanto riguarda invece i ricavi, gli azzurri hanno incassato nel 2018 circa 215 milioni di euro, valore in calo rispetto ai 308 dell’esercizio precedente, con una sensibile variazione per quanto riguarda i ricavi da stadio".
MANCA IL SAN PAOLO - "Il San Paolo è stato in quest’occasione meno redditizio, spia fondamentale della necessità di investire da questo punto di vista: dotarsi di un impianto di proprietà o migliorare di molto l’attuale stadio (come hanno fatto squadre come la Juventus) è senza dubbio il primo passo da fare per restare competitivi soprattutto in Europa".
SALE IL MONTE INGAGGI - "Resta molto interessante inoltre il dato sul monte ingaggi del club azzurro, che è pari a 94 milioni di euro netti ed è un valore in costante crescita dal 2013 in poi. Nel 2013 infatti il Napoli pagava 67 milioni di stipendi e aveva ammortamenti (il costo del cartellino spalmato sugli anni di contratto) per 36 milioni circa. La rosa costava in altri termini poco più di 100 milioni. Nel 2018 il Napoli paga ingaggi per circa 94 milioni di euro ed ha ammortamenti per 65 milioni, circa l’80% in più rispetto ai 5 anni prima. Nonostante ciò, il Napoli occupa il quinto posto in Serie A per monte ingaggi".
CRESCITA - "I numeri analizzati brevemente dunque in questo articolo non fanno altro che confermare come sia in relazione alla Juventus ma anche ad altri club di Serie A, che sono diretti concorrenti del Napoli come Inter, Milan e Roma, il club di De Laurentiis non ha numeri roboanti a bilancio ma si riconferma in ottima salute dal punto di vista finanziario, essendo inoltre tra le più liquide del campionato con ben 116,3 milioni di euro in cassa".
PIU' DEL DOVUTO - "I rispettabili valori di bilancio del Napoli porterebbero gli azzurri a collocarsi come il quarto, se non il quinto, club di Serie A ma i risultati sportivi, da diverso tempo a questa parte, ci consegnano un Napoli sempre in lizza per lottare per lo scudetto e per il secondo posto, che occupa stabilmente da due anni e mai in discussione durante questa stagione. Dove i numeri non arrivano, c’è un progetto tecnico che nel suo piccolo si è dimostrato vincente ed ha permesso agli azzurri di essere competitivi in Serie A ed in Champions League. La gestione di Aurelio De Laurentiis ha fatto del Napoli un’importante realtà europea, che è destinata a crescere se guidata da investimenti strutturali e non, sotto l’occhio vigile di Carlo Ancelotti, tecnico a capo di un progetto destinato, salvo imprevisti, a lungo".